SAN REGOLO
statua,
post 1483 - ca 1485
Civitali Matteo (attribuito)
1436/ 1501
Statua di San Regolo, raffigurato disteso
- OGGETTO statua
-
ATTRIBUZIONI
Civitali Matteo (attribuito)
- LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Martino
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'altare intitolato a San Regolo fu realizzato in sostituzione di un precedente altare da Matteo Civitali su commissione di Nicolao da Noceto il quale il 23 febbraio 1467 aveva ottenuto il giuspatronato sull'intera cappella intitolata al vescovo africano fin dal 12 agosto 1109. Prima cura del nuovo patrono fu quella d'allogare a Matteo Civitali il sepolcro del padre, eretto nel 1472 contro la parete meridionale. Circa dieci anni più tardi, Civitali mise mano all'altare di San Regolo, probabilmente compiuto intorno al 1485, come si evince dai dati documentari di cui disponiamo. La critica ha più volte proposto una lettura in chiave fiorentina dell'intero complesso, con espliciti riferimenti ai nomi di Desiderio da Settignano, Verrocchio e Benedetto da Maiano, pur mettendo in luce numerose citazioni dall'antico nell'ornato. In particolare lo schema compositivo adottato dal Civitali è stato più volte accostato a quello della tomba dell'antipapa Giovanni XXIII nel Battistero di Firenze, compiuta sessant'anni prima dalla compagnia di Donatello e Michelozzo. Il Civitali combina nell'arca dedicata a San Regolo un retablo e un sepolcro, garantendo a ciascuna delle due componenti una riconoscibile autonomia visiva e funzionale. La sezione inferiore dell'Arca-altare di San Regolo è configurata come una tavola «all'antica» dotata di predella con scene narrative e appare addirittura rivoluzionaria in una mentalità già pieno-rinascimentali l'idea di accostare in un simile contesto tre statue a grandezza naturale e d?intrinseca tridimensionalità. Nel secondo Settecento, come attestano le carte d'archivio, l'intera struttura civitaliana venne sottoposta ad un drastico intervento di smontaggio e riassemblaggio, cui dovrebbero risalire le numerose imperfezioni riscontrate durante il restauro del 2004. La figura distesa del santo è da considerarsi il modello per le altre opere civitalesche analoghe, come la statua di San Silao realizzata da Andrea da Carrara, originariamente in S. Giustina, oggi al Museo di Villa Guinigi. Il volto del gisant è opera del Civitali, mentre la rigidità della posa rivela l'intervento di maestranze al suo servizio
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900528027
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2000
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
2011
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0