VISIONE DI SAN TOMMASO DA VILLANOVA

dipinto,

Personaggi: San Tommaso da Villanova; Vergine Bambina; Sant'Elisabetta; Gioacchino. Attributi: (San Tommaso da Villanova) teschio; giglio; libro. Oggetti: candeliere; candela; crocifisso; campanella; ampolle; vassoio; tovaglia da altare; catino; anfore. Elementi architettonici: colonna. Mobilia: letto a baldacchino

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Gherardi Filippo (1643/ 1704)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale di Villa Guinigi
  • LOCALIZZAZIONE Villa Guinigi
  • INDIRIZZO via della Quarquonia, 4, Lucca (LU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il San Tommaso da Villanova di Filippo Gherardi, in origine ubicato sull'altare della famiglia Franciotti nella chiesa di Sant'Agostino, già considerato perduto, è stato identificato da Paola Betti nei depositi del Museo di Villa Guinigi sulla scorta di valutazioni di ordine stilistico, che hanno trovato conferma nella puntuale descrizione della tela fornita da Giacomo Sardini sul finire del Settecento (Betti 2000, pp. 148-149). L'erudito lucchese ci informa, infatti, che al Gherardi venne richiesto di far apparire nel dipinto anche "la nascita della S. bambina, imbarazzato dall'incongruenza immaginò che nella stanza dove si vede San Tommaso innanzi ad un altare vi fosse appeso un gran quadro con questa si fatta altra rappresentazione" (ASL, Sardini 124, fasc. V, 1, c. 518). Il Contini ha pubblicato come preparatorio per la figura del San Francesco visibile al centro della pala del Marracci alla Santissima Annunziata il foglio 10023 S recto degli Uffizi (Contini 1997, p. 126, fig. 19, p. 128 e p. 131, nota 25), che costituisce invece uno studio per il San Tommaso, ritratto di traverso, le braccia aperte, del tutto fedele alla trasposizione pittorica (Betti 2000, p. 148). Risulta così recuperata un'importante testimonianza della produzione condotta in autonomia dal Gherardi, che secondo l'unanime testimonianza delle fonti si lega inscindibilmente all'attività di Giovanni Coli, almeno fino al 1681 quando si registra il decesso di quest'ultimo. L'annosa questione della divisione delle competenze tra i due pittori rimane tuttora aperta, anche se la tela di Villa Guinigi - insieme a quella ora presso la Curia Arcivescovile ma proveniente dal Suffragio, raffigurante la Madonna col Bambino e santi e le anime del Purgatorio - costituisce un buon punto di partenza per la valutazione del personale linguaggio del Gherardi. Nel San Tommaso da Villanova, come nel dipinto del Suffragio, si riconoscono, allora, come tratti distintivi dello stile di Filippo, l'evidenza tattile delle superfici e l'azione assolta dai passaggi chiaroscurali nel sottolineare la consistenza ora scultorea, ora lamellare delle diverse materie riprodotte in pittura. Le forme acquistano così un saldo spessore volumetrico, in quanto rilevate dall'azione della luce limpida e ferma che ne definisce nitidamente i contorni e che talvolta accende riverberi metallici sugli oggetti, sulle vesti e perfino sulle epidermidi, analogamente a quanto si registra nella pressoché coeva produzione del fiesolano Giovan Domenico Ferrucci. L'attitudine analitica del Gherardi emerge dalla puntuale descrizione del tendaggio damascato a motivi floreali trattenuto dagli angeli, che trova un parallelo nella veste di San Maurizio e nel prezioso piviale del santo vescovo nella pala del Suffragio, come pure dalla resa minuziosa, quasi da naturamortista, delle suppellettili collocate sull'altare, davanti al quale sta genuflesso San Tommaso in adorazione del crocifisso e dei suoi attributi, il teschio e il giglio adagiati sul gradino (Betti 2000, p. 149)
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900526968
  • NUMERO D'INVENTARIO 455/8
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2000
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2016
    2006
  • ISCRIZIONI Uscente dalla bocca del Cristo crocifisso - IN DIE NATIVITATIS MATRIS MEAE VENIES AD ME - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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