ADORAZIONE DEI PASTORI
dipinto,
Marracci Giovanni (1637/ 1704)
1637/ 1704
Personaggi: Maria; San Giuseppe; Gesù Bambino; due angeli; tre pastori; due donne. Architetture: colonna scanalata; arco. Oggetti: bastone; giaciglio di paglia. Strumenti musicali: zufolo
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Marracci Giovanni (1637/ 1704)
- LOCALIZZAZIONE Lucca (LU)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'affresco con l'Adorazione dei pastori, ubicato in controfacciata sopra l'ingresso principale della chiesa di San Giusto, risulta costantemente citato nella letteratura guidistica lucchese con il corretto riferimento a Giovanni Marracci. Negli "Scritti d'arte e d'antichità" di Michele Ridolfi, il pittore riferiva del restauro da lui condotto nel 1834 sull'Adorazione, giudicato "un buon quadro in quanto all'effetto e all'impasto dei colori" e da collocare stilisticamente "nel mezzo tra il Domenichino e il Cortonese, e può dirsi anzi un impasto di ambedue quelle maniere" (Ridolfi 1879, p. 55). Ma già all'inizio del Novecento l'affresco doveva versare in cattive condizioni di conservazione, se Oreste Marracci lo diceva "coperto da un fitto strato di polvere", che impediva di "giudicare dei pregi tecnici dell'opera", ma lo considerava comunque "corretto nel disegno, e felicemente dipinto, con intonazione calda" (Marracci 1902, p. 15). Alla luce di una vicenda così tormentata, nonostante il recente restauro, la lettura dell'affresco non può che risultare compromessa. Come rileva Paola Betti nel catalogo della mostra su Giovanni Marracci tenutasi a Camaiore nel 2000 (Betti 2000, pp. 124-125), malgrado l'allusione alla maniera del Domenichino avanzata dal Ridolfi, il linguaggio che impronta l'affresco risulta di stampo decisamente cortonesco. Infatti l'Adorazione dei pastori dovrebbe costituire una delle prime opere realizzate dal Marracci in seguito al suo rientro a Lucca da Roma, dove aveva studiato presso il Berrettini, da collocarsi intorno al 1662. Il radicale rifacimento della chiesa di San Giusto venne condotto tra il 1661 e il 1662 su commissione di Ottavio Bianchi e su progetto dell'architetto Giovanni Maria Padredio, che dotò l'edificio di una complessa decorazione in stucco comprendente anche la cornice che inquadra la pittura del Marracci. Nella stessa occasione la Betti ha indicato uno stringente parallelo stilistico con il coevo affresco eseguito dal Marracci, ancora su commissione di Ottavio Bianchi, in corrispondenza dell'altare del Rosario nella chiesa lucchese di San Romano, raffigurante i Santi Pietro e Paolo affidano a Domenico il compito di predicare, mentre dal punto di vista compositivo l'Adorazione dei pastori costituisce una libera interpretazione dell'affresco di identico soggetto eseguito nel 1628 dal Cortona sull'altare della cappella della Villa Sacchetti a Castelfusano. Il Contini ricorda come tematicamente conforme alla pittura di San Giusto, tra gli studi del Marracci conservati presso il Gabinetto dei Disegni e Stampe degli Uffizi, il foglio 10000 S, condotto a penna, acquerello marrone, tocchi di gessetto bianco su carta bianca controfondata, la cui pertinenza al pittore, però, gli pare dubbia (Contini 1997, p. 132)
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900526930
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2000
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI Sul cartiglio retto dagli angeli - (GLORIA IN) EXCELSIS DEO - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0