Guidetto (maniera)
notizie fine sec. XII-inizio sec. XIII

Rispetto ai capitelli del primo e secondo ordine, nella parte superiore si attenuano le graduazioni del rilievo e gli effetti chiaroscurali. Elemento chiave della raffigurazione plastica resta lo squadro volumetrico dell'immagine, ma lavorata in superficie secondo consuetudini grafico scrittorie di grande eleganza. La tipologia utilizzata rimane quella composita o corinzia. I capitelli sono impostati su colonnette levigate, tortili, intarsiate e annodate

  • OGGETTO capitello
  • ATTRIBUZIONI Guidetto (maniera)
  • LOCALIZZAZIONE Lucca (LU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il terzo e quarto ordine di loggette sono databili alla fine del secolo XIII, in quanto presentano un ripiegamento dei motivi guidetteschi in soluzioni meramente decorative, che rasentano la calligrafia e dimostrano uno spiccato gusto gotico. Le graduazioni del rilievo e gli effetti chiaroscurali si attenuano. Inoltre la collocazione al culmine della facciata, a somiglianza di guglie, della statua del San Michele con ali a lamine metalliche, accompagnato da due Angeli, accentua notevolmente il verticalismo di gusto gotico. La decisa sopraelevazione della facciata, che rappresenta un caso isolato a Lucca, è da mettere in relazione con un ambizioso progetto, rimasto incompiuto, che prevedeva un generale rialzamento della chiesa. Per la parte superiore della facciata bisogna però tenere presente i notevoli rifacimenti di parte delle colonne, operati con molta disinvoltura nel corso del secolo XIX. Da segnalare i consistenti interventi di restauro guidati dall'architetto Giuseppe Pardini. Al posto di molte colonnine originarie sono oggi copie, ma, soprattutto, le protomi che emergono dalle imposte degli archi sono state sostituite da ritratti di personaggi contemporanei quali Garibaldi, Napoleone III e Cavour. Alcune colonnine originarie sono oggi conservate nel Museo Nazionale di Villa Guinigi. Il primo e il secondo ordine di loggette sono invece riferibili all'inizio del secolo XIII e direttamente attribuite alla bottega di Guidetto. Tipico del maestro è un risentito plasticismo, tanto che il suo motivo firma sembra essere la voluta d'acanto trasformata in sfera, percorsa da nervature a profilo ricurvo. La maestranza, proveniente da aree dell'arco alpino centro occidentale quali il Canton Ticino e la regione comasca, si dimostra a conoscenza della cultura post-wiligelmica, diffusa nell'area padana, che interpreta le esperienze provenzali con un compatto plasticismo. La taglia di Guidetto sembra essere specializzata in realizzazioni di natura tipicamente decorativa. La facciata di S. Michele, come già quella adottata per il Duomo di S. Martino (vedi scheda n. 1500062), lo dimostrano. Entrambe prendono a modello l'autorevole esempio del Duomo di Pisa, con l'adozione del modulo a più piani sovrapposti di loggette e con i capitelli dagli alti abachi, sormontati da protomi umane e animali. In realtà traducono il modello in chiave di quinta scenografica, priva di rapporto con la struttura architettonica cui si sovrappongono. La funzione portante delle colonnine e dei capitelli viene negata, a favore di una utilizzazione come supporto per una rigogliosa decorazione scultorea. In corrispondenza degli spioventi le colonnine, pur diminuendo in altezza, non si riducono mai al solo capitello. In tal modo formano un trapezio, in luogo del sobrio triangolo del Duomo pisano. Anche per la realizzazione della facciata del S. Michele, come nel Duomo di S.Martino e nella chiesa di S. Maria Forisportam, si assiste alla presenza, accanto alla bottega di Guidetto, di una maestranza dalla cultura più arcaica e classicista, responsabile dei lavori della parte inferiore della facciata: decorazione dei portali con primo ordine di archeggiature cieche su colonne con capitelli fogliati. Sotto gli archi si aprono losanghe ricassate, che accentuano la già evidente derivazione di questo partito decorativo dal linguaggio pisano di Buscheto. Ciò rende attendibile, anche se non suffragata da dati documentari, la tradizione che vuole Diotisalvi ideatore dell'edificio
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900526913
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2000
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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