CRISTO CROCIFISSO
croce dipinta,
Gaddi Taddeo (attribuito)
1300 ca./ 1366
Croce stanziale priva dei tabelloni laterali, della cimasa e del suppedaneo
- OGGETTO croce dipinta
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ATTRIBUZIONI
Gaddi Taddeo (attribuito)
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Giotto
- LOCALIZZAZIONE Lucca (LU)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La Croce decurtata dei tabelloni laterali, della cimasa e del suppedaneo è stata reincorniciata. Domina la figura del Cristo con gli occhi chiusi ed il capo leggermente reclino sul petto ed orientato verso sinistra. Dal costato del Cristo sbocca un ampio fiotto di sangue; i piedi sono confitti da un unico chiodo; l'aureola è in rilievo. Al di sopra dell' asta verticale della Croce vi è il consueto cartello con l'iscrizione relativa a Cristo, mentre il fondo del dipinto è decorato ad imitazione di una stoffa. La grandiosa croce di Taddeo Gaddi fu vista nella stanza della compagnia del Crocifisso presso la chiesa di Monte San Quirico da Enrico Ridolfi. L'erudito ebbe modo di parlarne nel 1869 sottolineando come quella collocazione non avesse certo giovato allo stato di conservazione del dipinto. Nel 1878, quindi, il Crocifisso era stato trasportato in chiesa e posto in un altare in fondo alla navata. In quell'ubicazione si trovava ancora nel 1970, prima del restauro ad opera di Luciano Gazzi. Questi ricorda, nella relazione tecnica conservata presso la Soprintendenza di Pisa, come il dipinto fosse in un' "incastellatura in legno e stucco che conteneva la Croce e che si apriva in due nicchie dove erano collocate le sculture raffiguranti San Sebastiano e Sant' Ansano". Qui infatti fu vista da Massimo Ferretti che per primo la riferì al pittore fiorentino Taddeo Gaddi. In precedenza, il Ridolfi aveva speso il nome dello stesso Giotto, in fondo, fatto salvo l' errore attributivo, mostrando di capirne la cultura figurativa. Taddeo infatti fu fedele allievo di Giotto, l' unico fra i suoi diretti seguaci a varcare la soglia della metà del secolo con la sua produzione. Questa, vastissima e costituita sia da affreschi che da dipinti su tavola, mostra spesso fenomeni di discontinuità qualitativa. La Croce di Monte San Quirico è stata oggetto di alcune discussioni per la precisazione della cronologia, ma non ne è mai stata messa in dubbio la paternità gaddiana. Colpisce ancor oggi per la monumentalità del Cristo, dai volumi torniti e dalla presenza imponente. Tuttavia vi si rintraccia anche il retaggio dell'ultimo Giotto, più dolce, più attento alla tramatura e alla preziosità cromatica, aspetti che costituirono un tratto fondamentale del linguaggio di Taddeo. Recentemente il Tartuferi ne ha leggermente anticipato la datazione, ponendola verso il 1340, qualche anno prima di quanto pensasse Ferretti, il quale sottolineava la stretta contiguità stilistica ed iconografica di questo dipinto col Cristo Crocifisso al centro dell'affresco della chiesa fiorentina di Ognissanti, che rientra fra le opere tarde di Taddeo. Nella monografia dedicata a Taddeo invece, Andrew Ladis preferisce posticipare la datazione del dipinto pensandolo in prossimità della Croce di Ruballa e dopo l'affresco di Ognissanti. Per quanto riguarda la provenienza della tavola, come sottolinea ancora una volta lo studioso che l'ha resa nota, potrebbe trattarsi di un dipinto destinato in origine ad un'importante sede lucchese, poi 'relegato' a Monte San Quirico. Resta infatti plausibile una sua provenienza dalla chiesa cittadina di San Michele in foro da cui per lungo tempo dipese la prepositura di San Quirico. Forse ancora nel corso del XVI secolo, allorchè furono riarredati gli altari delle maggiori chiese urbane, si pensò di sostituire la tavola trecentesca con un dipinto più moderno
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900526885
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2000
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI sopra il braccio verticale della Croce - REN. RE. IUDEO - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0