coperta di libro liturgico - ambito bolognese (inizio sec. XV)
coperta di libro liturgico
1400 - 1410
Codice miniato: messale romano
- OGGETTO coperta di libro liturgico
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MATERIA E TECNICA
pergamena/ pittura a tempera
- AMBITO CULTURALE Ambito Bolognese
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Ambito Lucchese
- LOCALIZZAZIONE Lucca (LU)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il codice è stato esposto in occasione della recente mostra "Sumptuosa tabula picta" , tenutasi a Lucca nel 1998. In quella circostanza gli è stata dedicata un'ampia scheda da Francesca Pasut che ne ha ricostruito la storia critica e ne ha valutato l'apparato illustrativo sia dal punto di vista iconografico che stilistico. In precedenza la decorazione del codice era stata presa in esame e resa nota da Marco Paoli (1985, 1986): lo studioso, notando la presenza di una nota di possesso a c. II v. (Istud Missale est venerabilis capituli ecclesie lucane/ L episcopus dicte ecclesie manu proprie") e leggendo "L. Episcopus" come un riferimento al vescovo Ludovico Maulini che ricoprì quella carica nel lustro 1435-40, ne ha fissato un prezioso antequem al 1435. Il codice attualmente alla biblioteca capitolare lucchese, doveva esser destinato all'uso della cattedrale cittadina. Vi sono infatti citati santi di devozione locale come Paolino e Zita; forse, come suggerisce il Paoli fu commissionato da Niccolò di Lazzaro Guinigi, vescovo lucchese dal 1394 al 1435. Ad attirare l'attenzione degli studi è stata principalmente la scena miniata raffigurante l'Adorazione dei Magi. Di recente, Milvia Bollati ha proposto di individuare nel motivo che orna le vesti dei magi (un cane con cartiglio) l'emblema araldico della famiglia lucchese Cagniuoli. La stessa studiosa ha inoltre rintracciato negli inventari dei codici e degli arredi sacri della Cattedrale, risalenti al 1409 ed al 1424, la citazione di un messale romano donato da Ghirardo Cagniuoli e non ancora legato. In esso è molto probabilmente da riconoscere il codice oggi alla biblioteca capitolare. Il 1409 potrebbe dunque costituire un antequem per la decorazione del messale che forse non era ancora stata portata a termine, visto che il codice non era legato. Il manoscritto della capitolare presenta infatti nella parte decorativa più interventi risalenti a momenti cronologici diversi. Una datazione entro il primo decennio del XV secolo, ben si accorda anche con le caratteristiche stilistiche delle illustrazioni più antiche (come l'Adorazione dei Magi), fortemente influenzate dai modi del bolognese Niccolò di Giacomo, attivo per la certosa di Farneta, sopra Lucca, alla fine del XIV secolo e con le peculiarità degli abiti indossati dai magi, in linea con le proposte della moda di quel periodo (collo a calice, ampie maniche rigonfie). Anche il Paoli ed il Medica, riferivano la cultura delle illustrazioni del codice all'ambito bolognese, mentre la Pasut preferisce notare, visto anche l'influsso dell'eloquio robusto di Martino di Bartolomeo, un sostrato figurativo locale ed assegna almeno la decorazione della c. 24r con l'Adorazione dei Magi ad un artista lucchese, formatosi appunto sugli esempi di Martino di Bartolomeo e di Niccolò di Giacomo. Come già notato dal Paoli e sottolineato dalla Pasut, affiancano quest'artista altri modesti miniatori come il responsabile degli ornati del secondo fascicolo, vicino ai modi del maestro degli Statuti del comune di Lucca
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900526877
- NUMERO D'INVENTARIO 594
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0