codice miniato,
Berlinghieri Marco (attribuito)
notizie 1232-1255
Jacopo Di Pietro Da Bologna (notizie 1246)
notizie 1246
Il codice si compone di cc. 294; è redatto in scrittura gotica; il testo è disposto su due colonne; negli incipit e negli explicit lettere capitali onciali; presenta 43 iniziali miniate
- OGGETTO codice miniato
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ATTRIBUZIONI
Berlinghieri Marco (attribuito): miniatore
Jacopo Di Pietro Da Bologna (notizie 1246): scriba
- LOCALIZZAZIONE Lucca (LU)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'illustrazione del codice è tradizionalmente ascritta al pittore Marco, figlio di Berlinghiero di Melanese, e costituisce codì una delle più importanti opere librarie del Duecento italiano. La Bibbia Ms. 1 è presente negli inventari della Cattedrale di San Martino già dal 1315; questo confermerebbe l'identificazione con il codice menzionato in due documenti del 18 e 19 marzo 1250, in cui Bonaventura Berlinghieri funge da garante per il pagamento dovuto al fratello minore Marco, per la decorazione miniata di una bibliam ecclesiasticam destinata all'Ospedale della Cattedrale. La redazione scritta era stata affidata, quattro anni prima, a Jacopo di Pietro da Bologna, incaricato di stenderne il testo exceptis licteris grossis, ossia, fatta eccezione per le iniziali, appunto, decorate e figurate. L'identificazione del Marco miniatore con il figlio di Berlinghiero, anche se non certa, appare comunque provata dallo stile delle iniziali. Le lettere capitali dalla struttura geometrizzante, dalle barre segnate con nodi e intrecci, e talvolta desinenti in appendici zoomorfe, risentono della tradizione instaurata da opere librarie principi, quali la Bibbie "di Calci" e della Guarnacciana a Volterra, entro cui dovette formarsi il capostipite di quella famiglia di pittori. Allo stesso modo, le figure bibliche miniate nel codice lucchese riecheggiano quelle delle storie dipinte dal fratello Bonaventura nella pala con S. Francesco nel Museo di Pescia, anche se semplificate dalle esigenze di condensazione illustrativa. Tuttavia, la caratteristica precipua del repertorio delle iniziali del codice è la citazione da modelli classici, che possono essere idividuati anche nella Bibbia più antica della Capitolare lucchese (Ms. 2). Altre iniziali fitomorfe e zoomorfe, dal gusto pienamente gotico, indicano del resto la conoscenza della produzione miniata della Francia settentrionale e confermano una datazione a metà del secolo. Notevoli analogie possono essere stabilite con le lettere miniate del Sacramentario originariamente nel monastero di Camaldoli (ora a Londra, British Library, Ms. Egerton 3036), datato 1240, che reca in calce una iscrizione (spuria) con nota di pagamento ad un "Marco pittore"; l'ipotesi che si tratti anche in questo caso proprio di Marco di Berlinghiero è suffragata dalla presenza, nello stessa iscrizione, di numerosi personaggi lucchesi. Anche in questo manoscritto torna la stessa concezione generale dell'iniziale, decorate a barre distinte in più settori, includenti palmette e terminanti in nodi e punte di diamante, ovvero in foglie lanceolate; allo stesso modo tornano i campi segnati da filettature e puntini bianchi, e gli apici gigliati agli spigoli dei riquadri. Più smorzati, tuttavia, appaiono in questo codice i riferimenti al mondo antico, probabilmente un indizio di una commissione più modesta. I due manoscritti sono peraltro assimilabili a un gruppo, comprendente anche la Concordantia Evangeliarum della Bilioteca Laurenziana (Conv. Soppr. Ms. 343), le cui iniziali miniate, nella prima metà del XIII secolo conservano ancora la tipologia "geometrica", diffusa nel secolo precedente in Italia centrale. Nel caso della Bibbia lucchese, più caratterizzata nello stile figurativo, sembrerebbe trattarsi di un vero e proprio revival, probabilmente connesso con il prestigio della commissione per la cattedrale, e quindi spiegabile con la volontà di uniformarsi ai modelli eccelsi in quella Biblioteca conservati
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900526874
- NUMERO D'INVENTARIO Ms. 1
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2000
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0