SANTA FAUSTA
scultura,
Giroldo Da Como (notizie Seconda Metà Sec. Xiii)
notizie seconda metà sec. XIII
Santa Fausta, in posizione rigidamente frontale, è inserita entro una nicchia che si termina con una moderna soluzione a timpano
- OGGETTO scultura
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ATTRIBUZIONI
Giroldo Da Como (notizie Seconda Metà Sec. Xiii): esecutore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale di Villa Guinigi
- LOCALIZZAZIONE Villa Guinigi
- NOTIZIE STORICO CRITICHE In origine i tre rilievi facevano parte di un altare o, più probebilmente, di un recinto presbiteriale dedicato a Santa Fausta e collocato nella basilica di S. Frediano a Lucca. L'altare, posto quasi certamente nel prebiterio, venne smontato e ricomposto in forme rinascimentali nel 1566, in occasione dell'innalzamento di tre gradini del presbiterio. Nel 1877, il Ridolfi descrive i tre frammenti nei locali dell'Opera di S. Frediano ma, erroneamente, ritiene che provengano dall'antico altare maggiore. Il primo ad attribuire queste opere a Giroldo da Como fu il Biehl (1926), e l'attribuzione è stata poi confermata dal Salmi (1928), e anche da studi più recenti (Ascani 1995 e Ducci-Badalassi 1998). In particolare sono state notate stringenti affinità stilistiche tra questi frammenti e il rilievo con l'Annunciazione oggi al Museo Diocesano di S. Miniato, e originariamente facente parte del pulpito del Duomo di quella città
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900526856
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2000
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI listello inferiore del pilastrino - LAMPADE LUSTRARIS QUE FAUSTA BEATA VOCARIS - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0