SAN MARTINO
scultura,
Scultura in calcare di S. Maria del Giudice raffigurante un S. Martino nell'atto di tagliare il suo mantello. Il busto è frammentario e il braccio destro è privo della mano
- OGGETTO scultura
- AMBITO CULTURALE Bottega Pugliese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale di Villa Guinigi
- LOCALIZZAZIONE Villa Guinigi
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il frammento si trovava sulla mesnola della facciata, accanto al campanile, dove è rimasto prbabilmente fino al 1938 quando, in occasione dei restauri, è stato dato in deposito al Museo Nazionale di Villa Guinigi. La storia critica dell'opra è piuttosto complessa e non si è ancora giunti ad un'unità di giudizio. Il Ridolfi (1882) non attribuisce il frammento e vi identifica una figura femminile, mentre lo Schmarsow (1890) lo mette in relazione con la parte più antica dell'atrio. Il Venturi (III, 1904) collega il frammento con gli stipiti del portale principale del battistero pisano; il Biehl (1926) lo considera opera di quel Maestro di S. Regolo, autore dei portali centrale e desto del Duomo; il Toesca (1927) lo assegna invece a Guidetto. Secondo il Salmi si tratterebbe di un'opera eseguita da maestranza emiliana, la stessa che avrebbe scolpito i capitelli e le mensole del Battistero di Pisa. Più generica è l'attribuzione della Bertolini Campetti (1968) che nel catalogo del Museo parla di un maestro del secolo XII-XIII. La Baracchini e il Caleca (1973), concordano con lo Schmarsow, nel collegare l'opera all'attività del maestro di cultura pugliese che scolpiì il terzo pilastro di facciata, e il sovrastente leone. Infine la Belli Barsali (1988) parla di uno scultore lombardo attivo tra la fine del XII e l'inizio del XII secolo
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900526853
- NUMERO D'INVENTARIO 563
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2000
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2016
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0
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