altare di Juvarra Filippo, Giannotti Silvestro (sec. XVIII)
altare,
1725-1726
Juvarra Filippo (1676/ 1736)
1676/ 1736
Giannotti Silvestro (notizie Fine Sec. Xvii-inizio Sec. Xviii)
notizie fine sec. XVII-inizio sec. XVIII
Su un basamento concavo poggia il paliotto, con al centro i simboli della Passione di Cristo, affiancato da due putti-telamoni che sorreggono la mensa
- OGGETTO altare
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MATERIA E TECNICA
bronzo/ doratura
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MISURE
Altezza: 136 cm
Larghezza: 216 cm
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ATTRIBUZIONI
Juvarra Filippo (1676/ 1736): disegnatore
Giannotti Silvestro (notizie Fine Sec. Xvii-inizio Sec. Xviii): esecutore
- LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Martino
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Fin dal 1723 si inizia a parlare del rinnovamento dell’altare del Volto Santo, il cui disegno viene realizzato da Filippo Juvarra, insieme a quelli della cappella del Santuario e della facciata della Cattedrale. nell’ottobre del 1725 (BSL, Ms. 1552, p. 26) risulta ormai completato anche il modello realizzato dal maestro falegname Bartolomeo Lucchesi. Disegno e modello furono approvati il 2 agosto 1726, mentre l’altare fu portato a termine nel 1727. Solo un anno più tardi viene chiesto allo Juvarra un modello “per li Pilastrini da farsi entro la Cappellina del Santo Volto nella Cattedrale” (Opera, Deliberazioni 1685 – 1729 c.179v. 1728 ag. 13) Rammentiamo che Filippo Juvarra, il quale era molto attento ai modelli del barocco romano, ebbe una alacre attività a Lucca, dove fu il protagonista di importanti opere architettoniche come la ristrutturazione di Palazzo Pubblico, la facciata della chiesa della SS. Trinità e diverse ville, tra le quali la villa e il giardino dei Mansi a Segromigno. Non stupisce quindi che sia stato convocato anche per la progettazione dell’altare del Volto Santo e presumibilmente di tutto l’interno della cappella, tuttora riconducibile al suo intervento. Circa un anno più tardi si rende necessario intervenire con una nuova doratura degli elementi in bronzo che ornavano l’altare dello Juvarra, ovvero i due putti che sorreggono la mensa d’altare e gli emblemi della Passione di Cristo, posti al centro del paliotto. L’operazione viene eseguita dall’argentiere Carlo Landi entro il 15 settembre del 1838 AAL, Opera di S. Croce, Ricevuta n.67), per una spesa di £.150. solo 20 anni più tardi si apre un dibattito circa l’eventualità di dipingere d’argento le i due putti e gli emblemi della passione (ACL, Congregazione…Cassetta A “Fogli risguardanti la Congregazione…”). Tra 1859 e 1860 l’altare viene restaurato dal marmista Jardella e gli elementi in bronzo nuovamente dorati (ACL, Congregazione del Volto Santo, Cassetta sacrestia, “Reso conto della suddetta Congregazione..” 1859 sett.1 – 1860 ag.31)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900525477
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2000
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
2012
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0