ANNUNCIAZIONE
In basso al centro è la Madonna in veste rossa e manto blu genuflessa sull'inginocchiatoio, verso la quale sta volando l'arcangelo Gabriele, abbigliato in rosa e giallo e recante un giglio,per portarle l'annuncio. Ai lati si dispongono re e profeti seduti sulle nubi: partendo da sinistra Mosé in veste bianco-grigia, Isaia in abito giallo e manto verde, David in veste verde e rossa e mantello giallo con la corona sul capo, Salomone in veste lilla e manto rosa che pure porta la corona, Michea in abito verde e Geremia con folta barba, veste verde e gialla e manto lilla. In alto sono la colomba dello Spirito Santo e il Padre Eterno benedicente con un libro su cui sono le lettere Alfa e Omega. La scena è affollata da un gran numero di angeli accompagnati in alcuni casi da strumenti musicali. La composizione è dominata da una diffusa tonalità giallo-lilla
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Guidotti Paolo Detto Cavalier Borghese (1560 Ca./ 1629)
- LOCALIZZAZIONE Lucca (LU)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'affresco, citato ripetutamente dalle fonti sempre con l'esatto riferimento a Paolo Guidotti, è stato correttamente datato dal D'Amico tra il ritorno del pittore a Lucca nel 1613 e l'inizio dell'attività pisana nel 1615 (D'Amico 1984, p. 91). L'opera reca infatti le tracce del recente soggiorno del Cavalier Borghese a Reggio Emilia dove il pittore si era recato nel 1613 per dipingere il catino absidale di San Giovanni Evangelista con la Resurrezione, nel "generico correggismo della gloria di putti e cherubini" (D'Amico 1984, p. 91) che richiama Ludovico Carracci giovane e nell'angelo semisdraiato alla destra della Vergine di sapore parmense, tra Correggio, Lanfranco e Badalocchio. Lo stesso studioso poi rileva nell'affresco i tipici sbalzi d'umore tipici del Guidotti nei ritratti satireschi e nelle espressioni corrucciate - si veda la cupa e intensa attitudine del profeta abbigliato in verde sulla destra - o nell'ironia che si sprigiona dall'angelo che preme con troppo foga la mano sul puttino che gli sta accanto. Personale vi appare anche la considerazione dello spazio in quanto "attratti insieme e respinti dal gorgo che s'apre al centro della scena, i personaggi sembrano schiacciati ai lati della composizione, mentre le loro volumetrie e fisionomie ne escono alterate e compresse, viste come nel riflesso della concavità di uno specchio deformante" (D'Amico 1984, p. 92). Il Contini ha ricordato la Madonna annunciata di San Giovanni come precedente figurativo per quella presente nella tela pisana di analogo soggetto già in San Silvestro e ora a Palazzo Reale (Contini 1992, p. 116). La scelta dei profeti che compaiono nella scena risponde ad un programma iconografico assai colto, essendo presenti, più vicino alla Vergine, gli antenati di Maria (i re David e Salomone) e quei profeti che nei loro scritti ne hanno preconizzato la divina maternità (D'Amico 1984, pp. 101-102, nota 55). Di difficile scioglimento, anche a causa della loro frammentarietà, appaiono le iscrizioni che accompagnano i profeti e i re presenti nell'affresco, tanto che in alcuni casi sembrerebbe trattarsi della fusione di due passi diversi tratti magari dal medesimo libro. L'affresco del Guidotti costituisce senza dubbio un testo formativo di importanza fondamentale per l'allievo Matteo Boselli, soprattutto per la scelta dei colori, le tipologie di certi vecchi dalle espressioni concentrate e talvolta perfino grifagne e per le forme anatomiche rigonfie, dall'evidenza posticcia quasi di bambola, si pensi agli esiti analoghi raggiunti dal Boselli nella Madonna col Bambino e santi di Farneta
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900525463
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2000
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI Sulle tavole rette da Mosè - ...BO... TAND GENTE TUA EP - Isaia - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0