CROCIFISSIONE E SANTI

trittico
Spinello Di Luca (attribuito)
notizie 1350 ca.-1411

Trittico i cui laterali sono stati invertiti

  • OGGETTO trittico
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera
  • ATTRIBUZIONI Spinello Di Luca (attribuito)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale di Villa Guinigi
  • LOCALIZZAZIONE Villa Guinigi
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il trittico raffigura nel comparto centrale la Crocifissione; nei laterali, da un lato, San Sisto Papa e Santa Caterina d' Alessandria , dall' altro Santa Margherita e Santo Stefano Papa, infine nei quadrilobi superiori due profeti. Nel comparto centrale l'iconografia risponde al tipo delle Crocifissioni popolose, in cui è prevista anche la raffigurazione del martirio dei due ladroni nonchè la presenza di personaggi secondari come i centurioni ed altri soldati oltre al gruppo delle Marie ed al San Giovanni. Nei laterali, i singoli santi sono separati fra loro da minute cornicette punzonate oltrechè da colonnine e poggiano i piedi su di un pavimento piastrellato che suggerisce, pur in modo del tutto empirico, un accenno di profondità. Le loro vesti sono riccamente decorate e spesso, come nel caso delle due Sante o in quello dei copricapi dei due papi, impreziosite da ornamenti in oro che emergono da un fondo di colore diverso con una fittissima tramatura, in grado di rivaleggiare con i pregiati lampassi lucchesi dell' epoca.Al dipinto è stata dedicata una recente, dettagliata, analisi da parte di Angelo Tartuferi (Tartuferi 1998). Questi ne ha sottolineato alcuni caratteri di gusto pienamente gotico come l'abbigliamento ornato e molto raffinato dei Santi o il profilo delle cuspidi, aspetto quest'ultimo che, per la sua spregiudicatezza, simile a quelli che nel Seicento saranno certi esiti dell' architettura borrominiana, aveva già catturato l' attenzione di Luciano Bellosi (Bellosi 1965). Rispetto al Bellosi al quale si deve la riscoperta del dipinto e la sua attribuzione a Spinello aretino, Tartuferi propone una datazione più avanzata. A suo avviso il trittico sarebbe - vista anche la sua probabile origine lucchese- l' attestazione di un ulteriore impegno per la città da parte del pittore aretino che vi aveva già soggiornato all' inizio degli anni Ottanta. Tartuferi ravvisa inoltre dei paralleli con le crocifissioni agnolesche dell' inizio degli anni Novanta del Trecento e pone il trittico in concomitanza con l' esecuzione degli affreschi della cappella Cortigiani nella chiesa fiorentina di San Michele Visdomini. L' origine lucchese del dipinto è stata affermata in occasione della recente mostra dedicata alla Pittura fra Gotico e Rinascimento in seguito al ritrovamento, da parte di Teresa Filieri (Filieri 1998), di un inventario relativo all' arredo della cappella di rito ortodosso allestita da Carlo Ludovico di Borbone nella Villa di Marlia. Qui, oltre all' iconostasi realizzata dal pittore Lucchese Michele Ridolfi, il duca aveva voluto riunire diversi dipinti di primitivi prelevati con ogni probabilità dalle chiese del territorio luchese. Molti di essi fra cui il Crocifisso di Deodato Orlandi, oggi in Pinacoteca, furono poi trasferiti a Parma, in occasione del ritorno del Duca, avvenuto nel 1848. Il trittico di Spinello è riaffiorato presso le gallerie palatine di Firenze, dove risulta in un inventario ottocentesco accompagnato da una dicitura che ne precisa la provenienza da Piacenza, con ogni probabilità da riconnettere al governo del ducato di Parma e Piacenza da parte dello stesso Carlo Ludovico. Dalle Gallerie fiorentine il trittico è stato ceduto in deposito alla chiesa pisana di San Francesco, da dove è giunto al Museo di Villa Guinigi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900524360
  • NUMERO D'INVENTARIO 346
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo Nazionale di Villa Guinigi
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sulla base, nella cornice - S (anctus) SIXTUS PAPA - caratteri gotici - a rilievo - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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