MADONNA CON BAMBINO TRA I SANTI LORENZO E GERVASIO CON L'ARRIVO DEL VOLTO SANTO SULLO SFONDO
dipinto,
Mannucci Gaspare (1575/ 1642)
1575/ 1642
Personaggi: Maria Vergine; Bambino; San Lorenzo; San Gervasio. Figure: angeli; cherubini; ecclesiastici; figure virili; figure muliebri. Attributi: (San Lorenzo) palma del martirio; graticola. Abbigliamento: vesti; mantelli. Abbigliamento religioso: dalmatica. Oggetti: statua; bastoni; carro. Animali: buoi. Elementi architettonici: arco a tutto sesto; pilastri
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Mannucci Gaspare (1575/ 1642)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale di Villa Guinigi
- LOCALIZZAZIONE Villa Guinigi
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Fino al 1855 il dipinto è rimasto collocato all'altare dedicato a S. Gervasio per il quale era stato commissionato al pittore da Scipione De Nobili nel 1629. Nel 1855, infatti, l'altare in legno è demolito e nello spazio lasciato libero viene aperta una nuova porta d'accesso alla sacrestia. Confluito nel fondo Conventi Soppressi, resta dei depositi museali fino al 1987 quando viene restaurato ed esposto a Villa Guinigi ( Filieri 1987, p. 20). Studi recenti ( Giusti 1994, pp. )hanno messo maggiormente in luce la personalità di Gaspare Mannucci che occupa una posizione di primo piano in seno alla pittura lucchese della prima metà del Seicento, anche se quest avviene forse più per il nutrito catalogo di opere sparse in tutto il territorio che per la loro qualità, peraltro sempre su livelli più che accettabili. Procedendo nel solco aperto alla fine del Cinquecento da Domenico Passignano e da Pietro Sorri, il Mannucci, a Lucca all' aprirsi del secolo, è interprete ideale delle istanze controrifomate perseguite in loco, dimostrandosi capace di adattare il testo pittorico a una facile e immediata leggiblità, atta a coinvolgere il fedele nella preghiera. Dettami artistici di impronta fiorentina, sempre tenuta aggiornata, e derivazioni classiciste emiliane, fusi in un linguaggio piano e accostante, caratterizzano le sue tele. Questa, che ripropone lo schema cinquecentesco della Sacra Conversazione, che qui aveva avuto tanta fortuna grazie alla presenza delle pere del Ghirlandaio e di Fra Bartolomeo, ben esemplifica la sua migliore produzione. Passignaneschi, ma filtrati da Francesco Curradi, sono i lineamneti di S. Lorenzo mentre derivata da matteo Rosselli appare la resa materica della sua dalmatica. Svolge un ruolo importante il colore, esaltato nella parte superiore dal giallo intenso dell'alone che sottolinea, e distingue, la sfera celeste da quella terrrena. Particolarmente interessante è la scena al centro raffigurante il trasporto del Volto Santo da Luni a Lucca, palese citazione, fin nei minimi dettagli, dell'affresco di analgo soggetto lasciato nella cappella di S. Agostino in S. Frediano da Amico Aspertini nel primo decennio del Cinquecento
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900523923
- NUMERO D'INVENTARIO 455/30
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2000
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2016
2006
- ISCRIZIONI in basso, sul pilastro a lato di S. Lorenzo - GASPAR MANNUCCIUS/ FLORENT(IN)US FACIEBAT 1629// - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0