incoronazione di Maria Vergine tra santi
dipinto,
Frediani Vincenzo Di Antonio (attribuito)
notizie dal 1481/ 1505
Personaggi: Padreterno; Cristo; Maria; San Cosma; Santa Margherita; San Ludovico; San Damiano. Figure: angeli musicanti; serafini. Attributi: (Maria) corona. Attributi: (Cosma) vaso; palma del martirio. Attributi: (Margherita) fiori. Attributi: (Ludovico) saio; corona; scettro; manto regale. Attributi: (Damiano) vaso; stilo. Architetture: edifici sacri; castelli
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Frediani Vincenzo Di Antonio (attribuito)
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Scuola Toscana Sec. Xv
- LOCALIZZAZIONE Villa Guinigi
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Attribuibile con sicurezza a Vincenzo Frediani è questa tavola per dimensioni e disposizione iconografica simile a quella, collocatale vicino nel Museo (inv. 56), datata 1503. L'Incoronazione della Vergine era ben nota alla critica ottocentesca (cfr. trenta 1820, Ridolfi 1877, idem 1899, Rocchi/Remorino 1899) che poteva osservarla nella chiesa di S. Maria dei Servi, ravvisandovi genericamente un prodotto di scuola toscana del XV secolo. L'opera fu ricondotta al Maestro dell'Immacolata Concezione nel catalogo di Villa Guinigi (cfr. Bertolini Campetti/ Monaco/Meloni Trkulja 1968) e da allora sempre riferita all'anonimo pittore che ritrovava nel 1985 la sua vera identità anagrafica in Vincenzo di Antonio Frediani (cfr. Tazartes). Il pittore, sul cui profilo stilistico si rimanda anche alle schede di catalogo delle opere di Villa Guinigi inventariate 56 e 167, fu tra i più prolifici del tardo Quattrocento lucchese lasciando sul territorio varie tavole tuttora visibili (es. Tempagnano di Lunata, Montignoso, Camaiore, Opera del Duomo di Lucca, San Michele di Moriano ecc.) o dislocate in musei esteri (es. Cambridge, Dublino, Berlino). Dal confronto dei vari lavori si evince una qualità alterna che ha fatto a lungo discutere (vedi scheda catalogo inv. 167) se scorporare quelle migliori (falso trittico inv. 167, affresco controfacciata e cartoni per le vetrate dell'abside del Duomo di Lucca) a favore di un'anonima personalità detta Pittore di Paolo Buonvisi. La nostra tavola risulta indubbiamente prossima alle opere sicuramente accordate al Frediani, permeata delle tipiche influenze ghirlandaiesche e soprattutto filippinesche che il pittore condivise con la cerchia dei suoi coetanei locali. Rispetto alla vicina Immacolata Concezione questa grande tavola presenta livelli qualitativi superiori: più convincente la disposizione su tre registri della scena, maggiore cura nel trattamento della resa materica di stoffe ed epidermidi, buone osservazioni luministiche in alto, nel gruppo Vergine - Cristo e sul paesaggio che denuncia meditazioni su esempi fiamminghi. La tavola dovrebbe collocarsi poco prima dell'Immacolata concezione, sullo scadere del '400. In effetti sembra di poter cogliere una meditazione equilibrata sia su Ghirlandaio che su Filippino Lippi e i fiamminghi, aspetto peculiare, a queste date, di tutti i pittori lucchesi. Si percepisce per altro il riverbero degli aggiornamenti locali condotti dal Membrini e dai Ciampanti sulla pittura coeva fiorentina di Piero di Cosimo, dell'ultimo Rosselli e forse di Lorenzo di Credi elementi anche se, come osserva giustamente Natale (1980) il referente più vicino dovrebbe essere la tavola di analogo tema dipinta da Ghirlandaio nel 1486 per la chiesa di San Girolamo a Narni
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900523906
- NUMERO D'INVENTARIO 698
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
- DATA DI COMPILAZIONE 1999
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
2016
- ISCRIZIONI sul libro del Padreterno - Alfa/ Omega - a pennello - greco
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0