calice di Belli Giovacchino (sec. XIX)
calice
1820 - 1820
Belli Giovacchino (1756/ 1822)
1756/ 1822
Piede a sezione circolare con fascia modanata, base a campanula liscia a cui si innesta il fusto con nodo a vaso e sottocoppa a calotta. La superficie liscia è interrotta da cornici modanate che solcano la parte alta del nodo e concludono il sottocoppa
- OGGETTO calice
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MATERIA E TECNICA
argento/ doratura
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ATTRIBUZIONI
Belli Giovacchino (1756/ 1822)
- LOCALIZZAZIONE Chiusi della Verna (AR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il marchio dell'argentiere (n. 242 della numerazione Bulgari) riconduce a Giovacchino Belli, usato dal maestro dal 1811 al 1822, anno della sua morte. Il camerale (n. 168 della numerazione Bulgari), presente, come per il marchio, sull'orlo della coppa e del sottocoppa, sul gradino del piede e sul fondo della base, fu in vigore dal 1815 al 1870 (cfr. Bulgari Calissoni A., Maestri Argentieri Gemmari e orafi a Roma, Roma 1987, pp. 57, 89). Il calice è ricordato in una lettera del Principe Rospigliosi inviata alla Verna da Firenze nel 1820 (Mencherini S., 1924). Il manufatto, nonostante fosse privo di elementi decorativi, è di sobria ed elegante fattura
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900438370
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici Storici Artistici ed Etnoantropologici di Arezzo
- ISCRIZIONI Sul fondo della base, a bulino, con andamento circolare - JOSEPH ROSPILIOSIUS ANNO DOMINI MDCCCXX - lettere capitali -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0