capitello corinzio, elemento d'insieme - ambito lucchese (prima metà sec. XII)

capitello corinzio 1100 - 1149

Il capitello è composto da una doppia corona di foglie lisce unite tra loro inferiormente e con le punte fortemente rivolte verso l' alto. I cauli, ben modellati, hanno terminazioni rivolte verso il basso. Elici e volute sono a nastro e terminanti a spirale L' abaco è ornato con un fiore esapetalo e con un fiore circolare. Impostato su colonna leggermente rastremata verso l' alto

  • OGGETTO capitello corinzio
  • MATERIA E TECNICA marmo/ scultura/ incisione
  • AMBITO CULTURALE Ambito Lucchese
  • LOCALIZZAZIONE Lucca (LU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La costruzione attuale della chiesa risale all'attività del priore Rotone, documentata nelle cronache a partire dal 1112. Per ragioni di viabilità connesse allo sviluppo della cinta muraria, in questa occasione si invertì l'orientamento dell'edificio, che doveva avere conformazione assai simile alla chiesa anselmiana di S. Alessandro, improntata quindi al classicismo gregoriano. La riforma ecclesiastica gregoriana fa assurgere la prassi di reimpiego di materiale di spoglio, prevalentemente utilitaristica e già diffusa nell'alto medioevo, a simbolo della nuova dimensione politica e culturale del papato, che rivendica la propria autorità di fronte all'imperatore. NeI S. Frediano quasi tutte le colonne e le basi sono di spoglio e su trenta capitelli diciotto sono antichi, gli altri sono imitazioni di ottima qualità dell'antico. La maestranza responsabile della decorazione dei capitelli non anitchi, dimostra una cultura ben avvertita delle esperienze di rielaborazione della cultura classica sperimentate a Pisa nel Duomo e a Lucca nella chiesa di S. Alessandro (vedi scheda n.0900424741). Lo dimostrano i capitelli compositi a volute su doppio o unico giro di foglie, presenti anche nella chiesa di SS.Giovanni e Reparata (vedi scheda n. 15000108). Probabilmente si deve allo stesso Rotone, assiduo frequentatore di Roma, l'acquisto in quella città, dai mercanti di spogli, di materiali utili per la fabbrica di S. Frediano. Tra i capitelli antichi il sesto del colonnato sud, il settimo e il nono del colonnato nord della navata maggiore, presentano stringenti analogie con alcuni capitelli dell' Ospedale di S. Giovanni in Laterano. Ricordiamo che in questo periodo ai canonici di S. Frediano è affidata la basilica di S. Giovanni in Laterano, perché vi introducano la riforma gregoriana. Secondo una radicata tradizione le colonne proverrebbero dai loggiati, che circondavano il vicino anfiteatro. La notizia è palesemente falsa non solo perché l'anfiteatro era privo di portici, ma anche perchè tra le colonne della basilica se ne possono distinguere almeno una decina di tipi diversi, che escludono la provenienza dallo stesso edificio. Da un'attenta osservazione risulta che alcuni capitelli antichi sono stati restaurati con notevole fedeltà stilistica nel secolo XII/XIII, sia perchè vi sono delle integrazioni eseguite prima della messa in opera, sia perchè il marmo usato nei restauri non è diverso da quello dei capitelli medievali. Con la ristrutturazione voluta da Rotone, S. Frediano diventa un edificio a pianta basilicale a tre navi, assai più grande (verso sud e verso ovest, di ben quattro arcate) della chiesa altomedievale, e con nuova abside ad est. La facciata voluta da Rotone era però più stretta dell'attuale, corrispondendo ai tre corpi ora delimitati dalle paraste più interne, e assai più bassa. Con Rotone è stata soppressa anche la cripta, ed i corpi dei santi sono stati traslati agli altari del presbiterio (situazione analoga a quella voluta dal Vescovo Rangerio nel Duomo di S. Martino). Un ultimo intervento di lavori si ebbe nel secolo XIII, quando si procedette all'integrazione dei due corpi adiacenti, battistero e cappella della Croce, con le navate stesse, aprendo degli archi su colonne. Questo ha comportato anche la messa in opera di un nuovo paramento murario in facciata. Inoltre si è proceduto al rialzamento della navata centrale, dove sono state aperte nuove monofore. La facciata risulta così alterata, nella sproporzione tra larghezza e altezza ed è stata in breve decorata nella parte alta dal mosaico
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900424625
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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