San Zanobi
dipinto,
Carucci Jacopo Detto Pontormo (1494/ 1557)
1494/ 1557
Soggetti sacri. Personaggi: San Zanobi. Abbigliamento: contemporaneo: tunica; mantello; guanti. Attributi: (Zanobi) mitria; pastorale; aureola
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Carucci Jacopo Detto Pontormo (1494/ 1557)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Vecchio
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Vecchio o della Signoria
- NOTIZIE STORICO CRITICHE I pannelli qui presi in esame facevano parte del Carro della Moneta che, secondo la citazione del Vasari, il Pontormo dipinse 'per i maestri della Zecca'. Esso veniva portato in processione per la festa di San Giovanni Battista fino al 1810, anno in cui fu smembrato. Proprio all'uso frequente e all'esposizione alle intemperie si devono lo stato di deterioramento e le estese ridipinture. Nel corso dei secoli il Carro, che nella sua forma originaria era stato costruito da Marco del Tasso, dovette subire degli ampliamenti e delle sostituzioni, come dimostrano i pannelli raffiguranti 'scene della vita del Battista' di evidente matrice seicentesca e un pannello con putti da riferire addirittura al Settecento. Alcune tavolette con putti che giocano, quelle con i Santi Zanobi, Giovanni Evangelista, Giovanni Battista, Matteo e le due con il 'Battesimo' e la 'Visitazione'. nonostante le pesanti ridipinture che ne sfigurano completamente l'originario valore pittorico, denotano la sottile sensibilita' pontormesca. Il Clapp (1916) riferisce i dipinti al 1515, la critica successiva al 1514, basandosi sull'analisi di disegni preparatori e sulla sequenza delle opere del Pontormo secondo la progressione datane dal Vasari. Datare un'opera tanto ridipinta ad annum, in mancanza di una documentazione, ci sembra quantomeno un po' azzardato; si tratta comunque di dipinti che evidenziano le tangenze stilistiche con le altre prove pontormesche giovanili, nelle quali l'artista si mostra ancora lagato alla cultura figurativa precedente. La raffigurazione di Zanobi, primo vescovo di Firenze, e' legata al culto di questo santo molto diffuso in citta' agli inizi del XVI secolo, come confermano anche i due 'Miracoli di San Zanobi' eseguiti da Ridolfo del Ghirlandaio tra il 1516 e il 1517, oggi al Museo del Cenacolo di Andrea del Sarto a San Salvi
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900293223-1
- NUMERO D'INVENTARIO Palazzo Vecchio, Catalogo delle cose d'arte, n. 873
- ENTE SCHEDATORE L. 41/1986
- DATA DI COMPILAZIONE 1988
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1998
1999
2006
- ISCRIZIONI sul retro - No.5 - a impressione -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0