decorazione architettonica di Ghiberti Lorenzo, Filippo di Giovanni, Nanni di Donato, Lorenzo di Matteo (prima metà sec. XV)
decorazione architettonica,
ca 1418 - ca 1430
Ghiberti Lorenzo (1378/ 1455)
1378/ 1455
Filippo Di Giovanni (notizie 1411/ Ante 1456)
notizie 1411/ ante 1456
Nanni Di Donato (notizie 1430-1438)
notizie 1430-1438
Lorenzo Di Matteo (notizie 1380-1455)
notizie 1380-1455
pavimenti intarsiati, gradini, peducci, chiavi di volta, capitelli, volte a crociera, archi a sesto acuto, costoloni
- OGGETTO decorazione architettonica
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MATERIA E TECNICA
pietra forte/ scultura
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ATTRIBUZIONI
Ghiberti Lorenzo (1378/ 1455): progetto
Filippo Di Giovanni (notizie 1411/ Ante 1456): CAPOMASTRO
Nanni Di Donato (notizie 1430-1438): ESECUZIONE
Lorenzo Di Matteo (notizie 1380-1455)
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Filippo Di Giovanni (poggi 1903)
Lorenzo Ghiberti E Michelozzo (marchini 1944)
Michelozzo (caplow 1977)
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE I costoloni attualmente intonacati sono anch'essi di pietra serena; la volta era dipinta d'azzurro. Nel testamento di Onofrio Strozzi (redatto il 15 giugno 1417) viene espressa la volontà di assumersi l'onere del rifacimento della sacrestia per destinarla ad uso cappella di famiglia nella quale si celebrassero le feste dei santi Niccolò e Onofrio. I lavori erano appena iniziati alla morte di Onofrio (3 aprile 1418) e il figlio Palla si incaricava di farli proseguire e dovettero terminare attorno al 1424 (la documentazione e le fasi dei lavori sono attentamente analizzate dal Jones). Come già aveva proposto il Marchini (1944) il Jones (1984) ritiene che al Ghiberti vada assegnato soprattutto il disegno per le parti decorative architettoniche, mentre a Michelozzo spetterebbe quasi totalmente il disegno della struttura architettonica, che avrebbe ridisegnato su un precedente progetto altrui. Il Poggi (1903) sulla base dei documenti relativi alle fasi di rifacimento della sacrestia, proponeva come responsabile dell'achitettura il capomastro Filippo di Giovanni. Questa proposta è stata successivamente ripresa dal Quinterio (1978) che assegna inoltre l'esecuzione materiale del complesso decorativo agli scalpellini Lorenzo di Matteo e Giovanni di Donato (1984) pur riconoscendovi influssi del Ghiberti e di Michelozzo. La documentazione relativa ai lavori, in gran perte rinvenuta nelle Carte Strozziane dell'Archivio di Stato di Firenze, è stata pubblicata dal Poggi (1903), dal Quinterio (1978-79), dal Davisson (1974), dal Sale (1978), dal Jones (1980-84) e dal Vasaturo (1987). Grazie al mecenatismo di Palla Strozzi la sacrestia si arricchiva inoltre di numerose opere d'arte quali il monumento sepolcrale di Onofrio Strozzi, l'Adorazione dei Magi di Gentile da Fabriano (attualmente alla Galleria degli Uffizi), la Deposizione (iniziata da Lorenzo Monaco e terminata dal Beato Angelico, attualmente al Museo di S. Marco). A queste opere è da aggiungere anche il coro ligneo, formato da 14 stalli in noce, eseguito da Arduino da Baiso e dal padre Tommaso (commissione del 4 gennaio 1419) su disegno di Manno di Benincasa. Arduino realizzò anche la ciscranna, le porte e la predella dell'altare
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900281802-0
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 1988
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0