Il piatto ha un tesa molto larga, lievemente confluente verso un ampio cav etto ampio appena incurvato, e poggia su uno stretto piede ad anello. Le s uperfici sono smaltate di bianco e sul recto, al centro, si svolge il moti vo decorativo disegnato in bruno manganese e campito con giallo arancio, b lu e verde. Questo è costituito dallo stemma dei Frati Minori inserito in uno scudo ovale, più tondeggiante in alto e incorniciato da lembi accartoc ciati in giallo che superiormente accompagnano un cherubino. Un nastro ara ncio- bruno si dispone con ampie volute intorno allo scudo. Il simbolo fra ncescano è costituito da due braccia, quella di Cristo incrocia quella di S. Francesco, con la croce centrarle in arancio bruno su fondo in parte di pinto di celeste. Al di sotto dello stemma vi sono sei ponticelli in verde con contorno bruno e sotto a questi la scritta INFERMERIA in manganese

  • OGGETTO piatto
  • AMBITO CULTURALE Bottega Derutese
  • LOCALIZZAZIONE Chiusi della Verna (AR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il piatto, che è stato commissionato per l'infermeria del Santuario della verna, come attestano il simbolo francescano e i monticelli in riferimento al luogo, nonché l'iscrizione "infermeria", non è ricordato in nessun doc umento. Tuttavia la particolare tipologia strutturale e decorativa fa orie ntare per un inserimento nella produzione derutese del XVCII secolo. Già l a Fiocco e la Ghepardi hanno ascritto esemplari simili a questo nella prod uzione dei bianchi derutesi di cui si conoscono pochi esemplari. Un confro nto interessante, sia per la forma che per la cromia e per la sagomatura b arocca dello stemma, è possibile con un piatto della donazione Cora del M useo di Faenza attribuito dal Bojani, dalla Ghepardi e da altri a Deruta e datato al XCVII secolo (G. C. Bojani, C. Ravanelli Guidotti, A. Fanfani, La donazione Galeazzo Cora, Milano 1986, p. 294, n. 754; C. Fiocco, G. Gh erardi, Ceramiche umbre dal Medioevo allo storicismo, Faenza 1988, parte I , p. 289). Analogie con il piatto della Verna si riscontrano con un'alzata della Collezione Giuidieri di Arezzo che è stata esposta alla mostra "Oma ggio a Deruta", qualche anno fa e assegnata alla produzione secentesca del la manifattura (MONTE SAN SAVINO, Omaggio a Deruta, Firenze 1986, cat. del la mostra, p. 74, n. 68). Infine un confronto alquanto pertinente è possib ile con un piatto recentemente donato al bargello insieme ad altre ceramic he. Questo esemplare, molto vicino a quello della Verna, sia per forma sia che per lo smalto del fondo, pur meglio conservato, è più spesso rispetto a quello del convento è caratterizzato dallo stemma centrale che è molto simile a quello francescano per la particolare forma delo scudo, per i lem bi accartocciati e per un nastro verde che circonda l'arme formando delle volute che si dispongono in maniera analoga a quelle delo stemma della Ver na (A. Alinari, M. Spallanzi, Maioliche al bargello in ricordo di Terenzio Ducci, Firenze 1981, pp. 20-21, n. 76). Il pezzo del Bargello, per la par ticolare accuratezza è databile ai primi anni del Seicento e ascritto a De ruta; quello della Verna, caratterizzato da una grafia meno accurata, semb rerebbe rientrare in una produzione derutese leggermente più tarda, pur ri manendo nella prima metà del XVII secolo
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900259272
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici Storici Artistici ed Etnoantropologici di Arezzo
  • DATA DI COMPILAZIONE 1991
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI al di sotto dello scudo - INFERMERIA - a pennello -
  • STEMMI al centro del piatto - religioso - Stemma - Santuario della Verna - DUE BRACCIA IN DECUSSE CON CROCE; AL DISOTTO VI SONO SEI MONTICELLI ARALDI CI
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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