La caduta degli angeli ribelli. La caduta degli angeli ribelli
dipinto affresco,
post 1300 - ante 1310
Spinello Aretino (attribuito)
1346 ca./ 1410
Parri Di Spinello (attribuito)
1387/ 1453
Affresco staccato
- OGGETTO dipinto affresco
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MISURE
Altezza: 198 cm
Larghezza: 135 cm
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ATTRIBUZIONI
Spinello Aretino (attribuito): pittore
Parri Di Spinello (attribuito)
- LOCALIZZAZIONE Museo nazionale d'arte medievale e moderna
- INDIRIZZO via San Lorentino 8, Arezzo (AR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il frammento faceva parte di una grande decorazione ad affresco raffigurante le "l'incarnazione del Verbo; il combattimento dell'arcangelo Michele contro Lucifero e la caduta degli angeli ribelli" eseguita da Spinello Aretino per chiesa della Compagnia di San Michele Arcangelo e ricordata da Vasari (1568). L'edificio si trovava tra via Madonna del Prato e Poggio del Sole. L'esistenza del ciclo pittorico è testimoniata dal De' Giudici (1764), che lo ricorda nella parete dell'altare maggiore. Dopo il 1785, in seguito alla soppressione della compagnia, gli immobili furono venduti e frazionati in case da abitazione; nel 1870, prima della completa distruzione della chiesa, fu recuperato questo frammento. Pare che il frammento sia stato poi donato alla comunItà da una famiglia aretina, altri tre pezzi furono staccati su richiesta di Sir Austen Henry Layard il quale, dopo la mostra del 1857 a Manchester, li depositò alla National Gallery di Londra nel 1886. Si conoscono almeno due riproduzioni dell'opera, che la mostrano quasi nella sua interezza: un disegno ottocentesco di Pietro Ermini, fotografato nel 1921 da Ubaldo Pasqui in casa Albergotti de' Giudici, e un'incisione del 1821 di Carlo Lasinio su disegno di Paolo Lasinio (Tafi, 1978). Queste testimonianze ci permettono di collocare il frammento nella parte destra della fascia mezzana, accanto al combattimento dell'arcangelo Michele contro Lucifero, del quale uno dei frammenti conservati a Londra conserva parte del San Michele con sei angeli combattenti. Due parti della cornice dipinta sottostante l'affresco, non visibili nelle riproduzioni, raffigurano angeli e santi entro polilobi mistilinei, al di sopra dei quali correva un'iscrizione, parzialmente leggibile, che indica il committente, certo Cristofano, raffigurato come un battente la compagnia di Sant'Angelo (Maetzke, 1987). La collaborazione col figlio Parri era già stata introdotta da Boskovits nel 1975; sembrano infatti da attribuire proprio a lui le mani affusolate, i volti appiattiti e privi di rotondità e di chiaroscuro spinellesco. L'opera è stata eseguita dall'artista nel periodo della sua maturità artistica
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900259203
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo Nazionale d'Arte Medievale e Moderna - Arezzo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
- DATA DI COMPILAZIONE 1991
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2016
2012
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0