ampolline, serie - bottega toscana (fine/inizio secc. XVI/ XVII)

ampolline ca 1590 - ca 1610

Ampollina con fondello conico ombilicato leggermente rientrante e anello liscio al piede; corpo ovoidale, su cui si imposta uno stretto collo chiuso da un finto coperchio, decorato da un cordoncino lavorato a pinza e sormontato da una presa composta da un dischetto liscio e da un pomolo schiacciato. L'ansa, a doppia ondulazione, si collega in alto alla decorazione a pinza del tappo e, in basso, nel punto di massima espansione del corpo. Il beccuccio, situato dalla parte opposta dell'ansa, si innalza obliquo terminando con un bordo espanso e ingrossato

  • OGGETTO ampolline
  • MATERIA E TECNICA vetro/ soffiatura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Toscana
  • LOCALIZZAZIONE Chiusi della Verna (AR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La morfologia di questi due contenitori per medicine facilmente svaporabili trova confronti con altri esemplari di farmacie toscane. Un numero veramente notevole è conservato nella spezieria dello Spedale Serristori di Figline; il gruppo, di ben 21 oggetti, si differenzia per la raffinata decorazione blu dell'anello lavorato a pinza del finto tappo (Lo Spedale Serristori di Figline, Firenze 1982, p. 130 fig. 62). Un esemplare quasi identico è presente nel corredo della spezieria di S. Fina a San Gimignano (L. Zecchin, Vetro e vetrai di Murano, Venezia 1990, vol. III pp. 74-75; L. Morozzi, La dotazione vetraria in Una farmacia preindustriale in Valdelsa, San Gimignano 1981, pp. 114-115 fig. 4). e ancora oggetti analoghi sono custoditi nel Museo di storia medievale e moderna di Arezzo e nella farmacia Mannelli in S. Romano Valdarno ugualmente datati a quest'epoca (G. Pedrazzini, La Farmacia artistica e storia italiana, Milano 1934, p. 169). Tipologia simile mostra anche l'ampollina officinale del Museo civico di Torino (L. Mallè, Vetri, vetrate, giade, cristalli di rocca e pietre dure, Torino 1971, fig. 57). Considerata l'ampia diffusione di questa morfologia in diverse farmacie toscane è molto probabile che le due ampolline siano state prodotte da fornaci di questa regione della fine del XVI inizio XVII secolo, infatti è proprio in tale periodo che questi laboratori vetrai si specializzano in una intensa e pregevole fabbricazione di vetri per uso scientifico e farmaceutico. Ciò può trovare conferma nei raffronti con le ampolle di lavorazione muranese che si distinguono da quelle toscane, più semplici, per una maggiore raffinatezza ed eleganza dei particolari
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900258539
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici Storici Artistici ed Etnoantropologici di Arezzo
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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