vasi per la riserva degli oli santi,
Belli Giovacchino (1756/ 1822)
1756/ 1822
Serie di tre vasi con corpo ad anfora, scandito da semplici e larghe baccellature. I due manici sono ad occhiello e si concludono con una foglia di vite che si allarga sui fianchi del vaso. Il piede è rotondo con anima di legno, il collo si allunga sottile ed è chiuso da un coperchio sormontato da una crocetta terminale. Sul recto dei tre vasi sono incisi tre stemmi di cui due uguali
- OGGETTO vasi per la riserva degli oli santi
-
MATERIA E TECNICA
argento/ sbalzo
LEGNO
-
ATTRIBUZIONI
Belli Giovacchino (1756/ 1822)
- LOCALIZZAZIONE Sansepolcro (AR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Questi tre vasi, preziosi esemplari di argenteria ad uso liturgico, pervennero alla cattedrale nel 1788, come risulta da note inventariali recuperate nell'Archivio Capitolare di Sansepolcro (Memorie Varie, filza 112). Non è stato possibile fino ad oggi recuperare la fattura originale dell'argentiere, ma grazie alla presenza di due punzoni sulla base di due dei tre vasi, uno camerale romano l'altro formato dalle lettere VB, è stato possibile identificare la bottega di provenienza se non addirittura l'artista. Le due lettere VB conducono infatti al noto maestro argentiere Vincenzo I Belli (Bulgari 1958, p. 126, bollo n. 245), attivo a Roma intorno agli anni 1741-1787. all'epoca della sua morte nel 1787 aveva nella sua bottega circa venti lavoranti, compreso il figlio Gioacchino, che continuò ad usare il bollo del padre fino al 1810. Probabilmente i tre vasi in oggetto sono riconducibili alla sua attività, essendo stati commissionati nel 1787 e consegnati nel 1788, anno in cui Vincenzo I Belli era già morto
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900219125
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici Storici Artistici ed Etnoantropologici di Arezzo
- DATA DI COMPILAZIONE 1987
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI OLEUM INFIRMORUM - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0