pianeta - manifattura italiana (inizio sec. XVIII)
Pianeta rossa-oro con scollo piccolo sul dietro quasi a punta, spalle particolarmente larghe, contorni laterali dritti poco stondati in fondo, in modo da conferire all'oggetto una accentuata forma rettangolare. Sul davanti scollo non troppo ampio con profili appena stondati, quasi dritti, e distanziati. I contorni si inarcano appena oltrepassata la linea delle spalle e definiscono un incavo maniche poco accentuato allargandosi leggermente e terminano con una stondatura sul fondo appena accentuata. I due spallotti sono realizzati con un diverso utilizzo del tessuto e presentano cuciture di giunzione asimmetriche. Lo spallotto destro è ottenuto con la giunzione di tre frammenti, di identico tessuto, due dei quali sversati e il terzo più piccolo e a direzione opposta. Il primo, più grosso, realizza quasi per intero lo spallotto; ha cucitura diagonale destra-sinistra ed è integrato lungo la linea dell'incavo maniche dagli altri due a forma triangolare. Lo spallotto sinistro ha la sola inserzione di un frammento triangolare lungo la linea dell'incavo maniche con cucitura diagonale destra-sinistra. Lo stolone, la croce e i laterali sono definiti da ricamo. I ricami dello stolone e della croce sono identici. Quello dello scollo è un pò più stretto nella sua altezza, ma doppio e speculare nella realizzazione e termina a punta in corrispondenza dello scollo posteriore sottolineandone l'andamento. Il ricamo dei laterali è ancora leggermente più stretto e diverso nel decoro. Un piccolo gallone smerlato corre lungo i laterali, i contorni delle spalle e sottolinea l'incavo maniche. Lo stolone e la croce sono stati supportati da una controfodera in tela di lino rosa. Una fodera in tela di seta gialla è supportata lungo i contorni dello scollo da identico tessuto cucito a toppa
- OGGETTO pianeta
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MATERIA E TECNICA
filo metallico
LINO
SETA
- AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
- LOCALIZZAZIONE Volterra (PI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Significativa per la datazione l'accentuata forma rettangolare dell'oggetto data dalla rilevante dimensione delle spalle, dalla estremità inferiore posteriore poco stondata e dall'incavo maniche appena sagomato che riconducono la pianeta ad una produzione tipica del '600 protrattasi anche nei primi anni del '700. Da questa data infatti si assiste al mutarsi della linea orientata sempre più verso una sinuosità che caratterizza la più leziosa produzione di pianete settecentesche. Tale datazione è confermata dall'inventario dell'Archivio parrocchiale della Cattedrale di Volterra del 1826. In esso la pianeta risulta donata da Mons. Carlo Filippo Incontri nel 1735. L'Incontri era un nobile volterrano, canonico della Cattedrale di Volterra nel 1706 e Arcivescovo poi di Arezzo dal 1724 al 1755 (A. P. C. V. volume privo di indicazioni, inventari datati: 1780, p. 9; 1788, p. 18; s.d. , p.28 verso; 1803, p. 41 verso; 1807, p. 50; 1815, p. 59; 1826, p. 69; 1849, p. 98; 1855, p. 116 verso; 1859, p.131 verso; 1881, p. 145; 1889, p. 165. Inventario attivo 1906)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900211679
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
- STEMMI nello stolone posteriore in basso - vescovile - Stemma - Incontri - Una barra dorata divide in due campi azzurro argentato lo scudo. In ciascuno dei due campi insiste un leone corrente marrone-giallo. Nella parte alta dello scudo al centro poggia un pettine marrone bruciato rivolto verso i l basso a tre scomparti che includono tre fiori tipo giglio in oro. Lo scudo è inserito in una cartella dorata con l'estremità superiore non leggibile a causa dell'usura
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0