incontro di Sant'Anna e San Gioacchino alla porta aurea

dipinto 1571 - 1571

Soggetti sacri. Personaggi: Anna; Gioacchino. Attributi: (Anna) aureola. Attributi: (Gioacchino) aureola. Figure femminili: giovane donna; donna anziana. Figure maschili: contadino. Figure: angioletto. Attributi: (angioletto) ramo di gigli; cartiglio. Vedute: città. Architetture: torri; mura cittadine; porta urbica. Abbigliamento: abbigliamento all'antica

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Traballesi Bartolomeo (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'impostazione semplice della composizione si risolve nelle due coppie di figure raffiguranti Gioacchino ed Anna e due personaggi femminili, nel calmo entrare in scena del contadino e nell'architettura spoglia che gioca su un accordo austero di pareti e lesene. Nella parte inferiore della lunetta è dipinto un angioletto che tiene tra le mani un giglio ed un cartiglio con una scritta in latino. Il Cirri menziona l'Incontro tra Gioacchino ed Anna insieme alla contigua lunetta con la Natività della Vergine e specifica che sono di 'maniera più moderna'. In questa affermazione, che presuppone un confronto diretto tra le diverse storie della chiesa, il Cirri dimostra di aver individuato nelle due opere quegli aspetti di semplicità compositiva, di verità ritrattistiche e d'ambientazione, che le caratterizzano e differenziano dalle altre. Nel 1963 Fiorella Sricchia Santoro in un conciso esame sulla pittura fiorentina della seconda metà del '500, si sofferma brevemente ad analizzare le due tele. La studiosa osserva che 'l'autore dovrebbe cercarsi tra un Maso da San Friano ed un Macchietti se non lasciasse perplessi la qualità piuttosto scadente delle due lunette'. Nel 1973 il Pace, in una nota del suo articolo su Carlo Portelli, ricorda queste opere, riferendole ai fratelli Francesco e Giovanni del Brina. Simona Lecchini Giovannoni riferisce su basi stilistiche e tipologiche le due storie a Bartolomeo Traballesi. Rispetto all'Annunciazione eseguita dal pittore per l'altare maggiore della stessa chiesa, notiamo nelle due lunette un cambiamento volutamente arcaizzante negli intenti e nei mezzi pittorici. In queste opere riaffiorano gli incontri, gli scambi di idee, e i suggerimenti che il pittore dovette esperire con la bottega del Tosini. Non a caso esse sono state per lungo tempo riferite ai Brina, che furono per un certo tempo collaboratori di Michele. Per dimostrare il ricorrere negli artisti della stessa cerchia di simili stilemi disegnativi e pittorici, si osservino nel volto della Sant'Anna lo scivolo che unisce tutto d'un fiato la fronte al setto nasale, l'imparto schematico che caratterizza l'orecchio, il segno incisivo che marca l'occhio. Già il Baldinucci nella vita del Traballesi formula giudizi che paiono attagliarsi al suo stile . Più di una volta sottolinea la maniera legnosa e dura 'con molto disegno condotto' delle sue opere. Nell'incontro di Gioacchino ed Anna la cultura manieristica della seconda generazione si sta lentamente spegnendo, come dimostrano gli allungamenti deformanti delle figure, le braccia prive di ogni legamento anatomico. Si notino i piedi così riassunti in una forma appena sagomata come racchiusi da una calza, le scheletriche mani dei due uomini, quasi membrane di un palmipede. Si osservino anche le incongruenze nella disposizione degli arti delle figure, ritratti nell'atto di abbracciarsi. Alcuni particolari più sciatti che abbiamo voluto rilevare mostrano che questa lunetta è certo di qualità modesta, ancor più dell'altra. Qui il pittore, pur cedendo dal punto di vista stilistico, non trascura di ottenere, forse anche grazie a certe scorrettezze, una scena sacra popolare, facile da comprendere, di una religiosità umile, quotidiana, vicina alle esperienze dei confratelli che provenivano anche dagli strati sociali più bassi. (Cfr. E. Cirri, Le chiese di Firenze e dintorni. Sepoltuario, 1906-1915, X, 1915, p. 5010)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900193281
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • ISCRIZIONI alla base dell'affresco - VOCATO EL MORTE OSTE IN FIRENZE ANNO DOMINI MDLXXI - lettere capitali -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Traballesi Bartolomeo (attribuito)

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1571 - 1571

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'