nascita di Maria Vergine
dipinto
1571 - 1571
Traballesi Bartolomeo (attribuito)
1540 ca./ 1585
Soggetti sacri. Personaggi: Maria Vergine; Sant'Anna; Tommaso Mannelli. Figure femminili: fantesche; fanciulla. Oggetti: brocca; vassoio; bottiglia; parafuoco; alari da camino. Mobilia: letto a baldacchino; sedie. Interno: stanza da letto. Abbigliamento: abbigliamento contemporaneo
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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ATTRIBUZIONI
Traballesi Bartolomeo (attribuito)
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La scena si svolge in una stanza. A sinistra il gruppo delle donne che accudiscono Maria, tra queste una graziosa giovinetta vestita alla moda che asciuga una pezza al focolare. In basso il committente a mani giunte indossa la veste bianca della confraternita. A destra Sant'Anna è adagiata sul letto a baldacchino e stringe la mano ad una visitatrice in abito contemporaneo. Il Fantozzi ricorda la Nascita di Maria riferendola a Bernardino Poccetti. Nel 1915 il Cirri menziona l'Incontro di Gioacchino ed Anna insieme alla contigua lunetta con la Natività della Vergine e specifica che sono 'di maniera più moderna'. In questa affermazione, che presuppone un confronto diretto tra le diverse storie della chiesa, il Cirri dimostra di avere individuato nelle due opere quegli aspetti di semplicità compositiva, di verità ritrattistiche e d'ambientazione, che le caratterizzano e differenziano dalle altre. Fiorella Sricchia Santoro nel 1963 in un conciso esame sulla pittura fiorentina della seconda metà del Cinquecento, si sofferma brevemente ad analizzare le due tele. La studiosa osserva che 'l'autore dovrebbe cercarsi tra un Maso da San Friano ed un Macchietti se non lasciasse perplessi la qualità piuttosto scadente delle due lunette'. Nel 1973 il Pace, in una nota del suo articolo su Carlo Portelli, ricorda queste opere, riferendole ai fratelli Francesco e Giovanni del Brina. Simona Lecchini Giovannoni riferisce su basi stilistiche e tipologiche le due storie a Bartolomeo Traballesi. Rispetto all'Annunciazione eseguita dal pittore per l'altare maggiore della stessa chiesa, notiamo nelle due lunette un cambiamento volutamente arcaizzante negli intenti e nei mezzi pittorici. In queste opere riaffiorano gli incontri, gli scambi di idee, e i suggerimenti che il pittore dovette esperire con la bottega del Tosini. Non a caso esse sono state per lungo tempo riferite ai Brina, che furono per un certo tempo collaboratori di Michele. Nella Nascita di Maria appaiono più evidenti i contrasti tra un fare arcaizzante e certe novità derivate sia dall'ambiente dello studiolo, che da più ampi riflessi di precoci tentativi riformistici e di superamento della maniera. Alle vergini popolane del Franciabigio, la Madonna in trono e Santi del Museo di San Salvi, alla Madonna col Bambino di Birmingham, ci richiama più di un particolare della balia che tiene sulle ginocchia la piccola Maria. Tra questi si osservino le vesti che modellano con elementarità quasi geometrica il petto, la scollatura rifinita con la sciarpa morbidamente annodata ed infine la neonata, già così sformata che gareggia con la robustezza dei bambini del Franciabigio, per trovare dei veri fratelli in quelli dei Brina. Tra le novità possiamo rilevare un'attenzione quasi fiamminga ai valori narrativi e alla rappresentazione dei personaggi in costume contemporaneo. Si isola dal resto della composizione la scenetta della bambina che asciuga la pezza al focolare. La luce del fuoco offre la possibilità al pittore di creare effetti credibili di luce e penombra. Analoghi studi d'interno e d'illuminazione ricorrono nella produzione dello Stradano, che opera una conciliazione tra i temi di genere di matrice fiamminga e il manierismo fiorentino. (Cfr. E. Cirri, Le chiese di Firenze e dintorni. Sepoltuario, 1906-1915, X, 1915, p. 5010)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900193280
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
- ISCRIZIONI alla base dell'affresco - .QVESTE. DVE. PRIME. STORIE. FECE. FARE. BARTOLOMEO. DI. TOMMASO. MANNELLI. DA. SCARPERIA - lettere capitali -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0