Ofelia

scultura, ca 1893 - ca 1893

N.P

  • OGGETTO scultura
  • ATTRIBUZIONI Trentacoste Domenico (1856/ 1933)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria d'Arte Moderna
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
  • INDIRIZZO P.zza Pitti 1, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il modello originale in gesso della figura di Ofelia fu eseguito con grande prbabilità nel 1893, o poco prima, poichè la versione in bronzo veniva presentata da Trentacoste al Salon parigino di quello stesso anno; il bronzo fu esposto successivamente a Viena (1894), dove, insieme alla "Pia de' Tolomei" ottenne la medaglia d'oro, e quindi a Venezia nel 1895, con la "Derelitta" (cfr. G. Uzielli, "Artisti contemporanei: Domenico Trentacoste", in "Emporium", aprile 1899, pp. 251-252; Venezia, ASAC: lettera di Trntacoste a A. Fradeletto, 10 novembre 1895). Al ritorno dal soggiorno inglese (1891), Trentacoste si interessò più volte al tema di "Ofelia", soggetto del resto fra i più diffusi e amati in tutta l'area simbolista: oltre a questa eseguì infatti una testa di "Ofelia" in marmo (scheda n. 9) ed una figura intera, sempre in marmo, esposta al Salon del 1895 ed acquistata da una collezionista americana (cfr. G. Uzielli, op. cit., p. 247). La presente versione di questo soggetto dimostra come emerge anche più chiaramente dalle fotografie conservateci della fusione in bronzo, l'interesse di Trentacoste in questi anni verso forme stilistiche che già si possono definire "Art Nouveau": come sembrano dimostrare le piccole dimensioni della scultura, che ne fanno in fondo un oggetto decorativo da interno, il pittoricismo nel trattamento della materia e la raffigurazione di elementi naturali, che vengono però ad inserirsi senza stacco nella figura, con quel senso di continuità tra le forme organiche e inorganiche tipico di questa corrente. Oltre che nell'ambiente inglese, espressioni di questo tipo si riscontrano nel giro dell'Arts Nouveau belga: basterebbe pansare ai bronzi di Dillens (attivo a Parigi negli stessi anni di Trentacoste). In questo senso la figura di "Ofelia" rimane però un episodio isolato. Confrontabile forse alla sola "Saffo" nel percorso dello scultore, che già in questi anni sta volgendosi a richerche di più severo carattere formale e vrso un recupero della tradizione purista. Il gesso fu donato alla GAM da Fernanda Ojetti nel 1933
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900193114
  • NUMERO D'INVENTARIO Giorn. 4313
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • ISCRIZIONI sulla base, su targhetta di ottone - n. 11 - a incisione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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