Veduta del Tempio di Giano

dipinto 1796 - 1798

Una imponente e diruta struttura campeggia sulla scena: attorno a ciò che rimane del solenne tempio di Giano il pittore pone numerosi personaggi. A destra una damina in vesti neoclassiche, poi qua e là vari bifolchi in compagnia delle loro bestie, ed ecclesiastici che passeggiano tra le rovine. A sinistra sotto un portico, un visitatore, con palandrana e cappello che sembra prendere appunti o schizzi da un bassorilievo situato all’interno del portico stesso

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Partini Feridinando (notizie 1819): pittore
    Era Giovanni Battista Dell' (1765/1799)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo dell'Opificio delle Pietre Dure
  • LOCALIZZAZIONE Opificio delle Pietre Dure
  • INDIRIZZO Via degli Alfani, 78, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel 1796 Ferdinando Partini, dopo aver consegnato all’Opificio i modelle per le vedute del Pantheon e della Tomba di Cecilia Metella, consegnava anche questo modello del Tempio di Giano, modello destinato alla serie dei quadri in pietre dure progettate da Luigi Siries per una Sala di Palazzo Pitti ( A.S.F. I. e R. Corte Lorenese, filza 4945, 8 marzo 1795). Anche in questo caso, per quanto riguarda la parte architettonica, il Partini, più che modesto artista, cerca di rifarsi alle “Vedute di Roma” di Giovan Battista Piranesi, ma si noterà con piacere che le figurine che compaiono nella scena presentano una fattura vivace e delicatissima che si discosta di molto dalla schematicità dell’impianto architettonico. Il divario di livello qualitativo tra questi due aspetti della composizione si deve all’intervento del Siries che, per niente soddisfatto delle mediocri figurette eseguite dal Partini fece cancellare e rifare i personaggi che, infatti, nella versione definitiva, rispecchiano una personalità che non è certo quella del modesto pittore romano. Non a caso le successive vedute che fanno parte della serie, sono documentate come opere del Partini e di Giovanni Battista Dell’Era, al cui pennello si devono appunto i raffinati caratteri dei personaggi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900170258
  • NUMERO D'INVENTARIO 934
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Opificio delle Pietre Dure
  • ENTE SCHEDATORE Opificio delle Pietre Dure
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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