David con la testa di Golia

dipinto, ca 1616 - ca 1617

Davide trascina per i capelli la testa recisa di Golia; in secondo piano, sulla sinistra, vi è un gruppo di soldati intorno al corpo mutilo del giga nte. Sul fondo, a destra, si vedono mura merlate e costruzioni turrite

  • OGGETTO dipinto
  • MISURE Altezza: 130 cm
    Larghezza: 152.5 cm
  • ATTRIBUZIONI Lanfranco Giovanni (1582/ 1647)
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto fu segnalato per la prima volta, quando già si trovava nella co llezione Longhi con assegnazione dello stesso proprietario al Lanfranco, contemporaneamente dal Voss e dal Pevsner, che lo collocava, con l' 'Erm inia e i pastori' di Capodimonte, tra le opere del Lanfranco influenzate d al Gentileschi, dal Saraceni e dall'Elsheimer; l'attribuzione fu ribadita dal Boschetto, che, seguendo la datazione ai limiti del terzo lustro del s ecolo già comunicatagli dal Longhi, vi constatava la compresenza, di un'in tenzione naturalistica e di elementi classicistici, rilevando inoltre l'in teresse che il quadro potè suscitare nel Gentileschi, nei "napoletani di seconda schiera" e perfino nel govane Bernini. Il Cavalli, riesaminandolo, lo ascriveva, agli anni intorno al '13, subito dopo il ritorno da Roma, in un momento in cui si accentuano nell'arte del Lanfranco gli interessi p er un luminismo ispirato ai caravaggeschi "in chiaro", ravvisandovi anc he analogie col Vouet per questo "suo tingere di lume lunare una impagina zione tanto composta su d'un paese 'eroico' prepoussiniano". Nuovamente menzionato dal Bean e dal Vitzthum, che, seguiti dal Causa, vi ponevano i n relazione un disegno a sanguigna di Capodimonte (n. 287), il dipinto ma ncava a tutt'oggi di un esauriente contributo storico-critico. Lo Schleier però sopravviene a colmare numerose lacune, comunicandoci il 'David' fu probabilmente ordinato al Lanfranco da membri del ramo romano della famigl ia Gavotti, originaria di Savona, la stessa dai cui discendenti il Longhi lo acquistò negli anni '20 del sec. XX; sappiamo infatti che tra i Gavotti e il Lanfranco intercorsero rapporti di committenza, dato che verso il 16 20 gli affidarono l'esecuzione di un quadro laterale per la loro cappella, nel Duomo di Savona ('Abramo visitato dagli angeli', tuttora in loco). Pa re che il 'David' fra il 1700 e il 1703 si trovasse a Roma, nella collezio ne di Angelo Gavotti, anche se i documenti - un inventario manoscritto del 1703, di proprietà Waterhouse - non riportano il nome dell'autore; nel 1 702 fu esposto alla festa della Madonna di Loreto nel chiostro di San Salv atore in Lauro, come ricorda Giuseppe Ghezzi nel suo manoscritto sui 'Quad ri delle Case de Prencipi in Roma 1700, conservato nel Museo di Roma. Lo studioso ci segnala inoltre, sempre a Capodimonte, uno studio a matita, molto dettagliato per la figura del David, recante sul recto un disegno pe r il Dio Padre di uno dei laterali della Cappella Bongiovanni in Sant'Agos tino. Quanto alla datazione e allo stile del dipinto, 'ancora lo Schleier lo situa verso il 1616-17, in accordo a quanto da lui proposto fino dal 1 964, avvicinandolo all''Agar e l'angelo' del Louvre, alla 'Maddalena' di P alazzo Colonna, alle pitture della Cappella Buongiovanni - confronto quest 'ultimo già suggeritogli oralmente dal Longhi - e a quelle della Sala Reg ia nel Quirinale: l'opera appartiene infatti a quella fase borgiannesca di raffinata eleganza e di effetti controluce pseudocaravaggesohi, dallo stu dioso definita, in certo senso "prebarocca" (cfr. E. Schleier, "Lanfranco Malereien der Sakramentskapelle in S. Paolo fuori le mura in Rom: das w iedergefundene Bild des 'Wachtelfalls' (III)", in "Arte antica e moderna" , 1965, n. 31-32, p. 347 sgg.), in cui specie con i lavori per la Sala Reg ia, il Lanfranco si accosta anche alla pittura del Turchi, del Gentileschi e del Saraceni
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà persona giuridica senza scopo di lucro
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900155670
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1980
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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