MIRACOLO DI SAN PAOLINO

dipinto,

L'affollata scena illustra il Miracolo compiuto il 12 luglio del 1664 da San Paolino, che in alto a destra circondato dagli angeli domina la scena. Sotto di lui è la piazza d'armi sulle mura di Lucca con il cannone che sta sparando sotto la sorveglianza del Capitano dei bombardieri, mentre più a destra è l'aiutante del capitano con i capelli bianchi, da identificare con Filippo Schiavacci che reggeva tale carica in quell'anno. A sinistra del cannone sono due tamburini e tre bombardieri, un portabandiera e una Lancia spezzata. Sul ponte gente che entra ed esce dalla città, cui si accede da Porta San Donato. Sono presenti sul luogo del miracolo anche una dama elegantemente abbigliata, con accompagnatore, valletti e cani e alcuni giocatori di carte

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Lombardi Giovanni Domenico Detto Omino (1682/ 1751 Ca)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Girolamo Scaglia
  • LOCALIZZAZIONE Lucca (LU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Della tela, che viene citata per la prima volta nella sacrestia della chiesa di San Paolino nella Guida di Lucca del Campetti del 1912 (Campetti 1912, p.17), non si conosce l'originaria ubicazione, ma viste le sue proporzioni, non appropriate ad una pala d'altare, possiamo supporre che prima si trovasse in locali adiacenti la chiesa pertinente o che sia stata ad essa donata dal precedente proprietario che per il momento rimane comunque sconosciuto. Il riferimento a Girolamo Scaglia proposto dal Campetti è stato ripreso invariabilmente da tutti coloro che si sono interessati al dipinto, fino a quando l'Ambrosini ne ha giustamente indicato l'autore nel lucchese Giovan Domenico Lombardi (Ambrosini1992, p. 37), paternità poi confermata sia dal Martini (1994, p. 22, nota 16) che dalla Filieri (1999, p. 100-101). A Roberta Martinelli (1988) spetta l'esaustiva descrizione iconografica della tela che illustra il miracolo compiuto, secondola credenza popolare, da San Paolino il 12 luglio del 1664 in occasione della sua festa che veniva celebrata solennemente con grande affluenza di popolo presso Porta San Donato. Quell'anno, per un tragico errore, i cannoni posti sulle mura di Lucca esplosero colpi in direzione della folla che, secondo l'opinione comune, rimase illesa grazie all'intervento prodigioso del santo vescovo. La tela riproduce fedelmente l'aspetto della Porta San Donato costruita su progetto dell'urbinate Muzio Oddi tra il 1628 e il 1639 e ultimata nel 1667 con la sistemazione ai suoi lati di due statue effigianti i Santi Paolino e Donato. Come in altre opere del Lombardi, si pensi al Martirio dei Santi Quirico e Giulitta di Casabasciana, la rappresentazione dell'episodio di storia sacra diventa il pretesto per la descrizione di abiti eleganti e preziosi, di foggia tipicamente settecentesca, e di acconciature ricercate. La tela, di non agevole datazione, sembra però discostarsi dalle opere eseguite dal Lombardi nel primo ventennio del Settecento, come l'ovale con figure allegoriche di Palazzo Mansi (1709) e i due Miracoli del Beato Bernardo Tolomei ora in San Romano (1721 ca.), dove la stesura del colore appare più compatta e smaltata. Qui la delineazione rapida delle figure a pennellate fratte e brevi suggerisce di collocare la tela in prossimità dei lavori degli anni trenta, quali la Sacra Famiglia della chiesa di Sant'Anna
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900146225
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 1978
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1999
    2000
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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