episodi della vita di San Giovanni Gualberto, angeli reggicandelabro
sportello,
Cresti Domenico Detto Passignano (1560 Ca./ 1636)
1560 ca./ 1636
Sul verso scene della vita di S. Giovanni Gualberto: il santo scaccia il diavolo che stava tormentando un avvocato fiorentino alla testa del letto; il santo assiste il miracolo di S. Pietro Igneo che passa indenne tra le fiamme per dimostrare la veridicità delle accuse di simonia fatte da S. Giovanni Gualberto nei confronti del Vescovo di Firenze Pietro Mezzabarba (1063); miracolo Post mortem, durante la canonizzazione, le sue reliquie vengono portate in procesione alla Badia a Passignano e lungo il percorso queste guariscono i malati e esorcizzano gli indemoniati. Sul recto, in ogni metà, è una tenda ripresa con un angelo inginocchiato che regge un candelabro
- OGGETTO sportello
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ATTRIBUZIONI
Cresti Domenico Detto Passignano (1560 Ca./ 1636): esecutore
- LOCALIZZAZIONE Tavarnelle Val di Pesa (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Lo sportello, che secondo il Carocci è dipinto "rozzamento", viene attribuito dal Kaftal (1952) alla maniera di Cosimo Rosselli. E' invece da ritenersi opera di Filippo di Antonio Filippelli che lavorò nel chiostro della Badia, dal 1467 al 1471 ca., ed eseguì le pitture di San Biagio, nel 1470. Al suo stile sono chiaramente riconducibili sia le tipologie dei volti sia certi particolari come le ali degli angeli caratterizzate come squame di pesce. Soprattutto le figure della processione alla Badia di Passignano, e del miracolo post mortem sono strettamente paragonabili ad alcune scene delle storie di San Benedetto del chiostro, vedi le foto n. 178321, 178328, 17850 e 17851. Databile al 1470 ca
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900130147-0
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
- DATA DI COMPILAZIONE 1979
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0