Il transito di San Giuseppe, lo sposalizio di Maria Vergine e la visitazione
Il paliotto è diviso da quattro colonne scanalate con capitello composito che si innalza su una base a finto amrmo nero e sostengono una trabeazione riccamnete decorata da festoni e motivi vegetali stilizzati; queste colonne suddividono il prospetto in tre spazi, di cui quelo centrale è largo il doppio dei laterali; ciascuno di essi presenta in uno spazio concavo una figurazione in argento sbalzato, con alcuni elementi quasi a tutto tondo. Il riquadro centrale presenta un ovale disposto orizzontalmente, contornato da un giro di foglie e da quattro coppie di delfini agli angoli. Allinterno c'è la raffigurazine del transito d S. Giuseppe. Il Santo è disteso sul letto ed è fiancheggiato a sinistra da Cristo seduto su uno sgabello e a destra dalla Madonna in piedi che avvolge lo sguard a Dio che compare in mezzo nubi raggiate, insieme alla colomba dello Spirito Santo, due angeli e cinque cherubini. A sinistra un angelo genuflesso tiene in mano la verga fiorita; ancora a sinistra una finistra aperta lascia intravedere un scorcio di paesaggio e sotto di essa sono appesi la sega e gl attrezzi da falegname. La parte destra della stanza presenta un soffitto a cassettoni, una tenda sostenuta, una tenda sostenuta e articolata da cordoni e nappe e una porta istorata, in scorcio prospettico
- OGGETTO paliotto
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MATERIA E TECNICA
argento/ sbalzo/ cesellatura
legno/ intaglio/ doratura/ pittura
RAME
tessuto/ laminato in argento
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ATTRIBUZIONI
Macchi Gaetano (notizie 1827)
- LOCALIZZAZIONE Siena (SI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'articolazione eclettica dell'insieme che si rivela già nella struttura architettonica delle colonne classicheggianti che scandiscono lo spazio insieme alla decorazione a festoni e a quella, quasi a candelabra, delle lesene, unite a certe ingenuità prospettiche , all'equilibrata trattazione plastica del rilievo, e ad una iconografia tratta dalla tradizione classica rivisitata in chiave locale ed anche la ricerca di un preziosismo eclettismo, evidente proprio nell'accostamento crometico di diversi materiali, quali il tessuto argenteo, il legno dipinto e dorato e l'argento stesso, fanno collocare l'oggetto nell'ambito della produzione orafa artigianale dei primi decenni del sec.XIX, come del resto attesta la data 1827, incisa nel riquadro centrale in basso a sinistra; qualche elemento ornamentale e più precisamnete le lesene, decorate a fogliami, retrostanti le colonne, richiamano la residenza del SS. Sacramento dela Chiesa stessa; n tal sens si può ipotizzare per questi due oggetti una medesima manifattura
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900093642
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Siena e Grosseto
- ISCRIZIONI riquadro centrala a destra - NIMIS FELIX NIMIS O BEATUS/ CUIUS EXTREMAM VIGILES/ HORAM CHRISTUS/ ET VIRGO/ SIMUL ASTITERUNT/ ORE SERENO - lettere capitali -
- STEMMI nella parte laterale - Stemma - Contrada dell'Onda - Stemma coronato. Blasonatura: d'argento, al delfino coronato alla reale natante nel mare azzurro
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0