reliquiario a ostensorio,

Il profilo è costituito dalla successione di morbide volute a foglia alternatamente concave e convesse che formano, inarcandosi a sorreggere una conchiglia, i peducci che insistono su due zoccoli, la base e il fusto che termina con una cornice bombata e modanata. La mostra, a cartella, si dilata, co volute che si arricciano in alto a conchiglia, in due lobi laterlai che si restringono, poi, a sorreggere il fastigio a baldacchino sul quale si innesta la crocetta terminale raggiata. Nel campo interno della base un mazzo di rose, gigli, peonie, legato da nastro, le cui cocche ricadono dalle anse alle volute, pende dal fusto dove, entro cornice ovale, sono figurati i santi Crispino e Crispiniano con palma del martirio ed emblemi dei calzolai (punteruolo, tenglie, scarpe), loro protetti. Entro la mostra, due palme legate da nastro sono disposte ai lati della teca che ha cornice ovoidale a coppie alterne di volute, concluse in alto da cherubino aggettante su campo quadrettato. Due ghirla

  • OGGETTO reliquiario a ostensorio
  • MATERIA E TECNICA argento/ laminazione/ sbalzo/ cesellatura/ doratura
  • ATTRIBUZIONI Labardi Pietro Antonio (notizie 1743-1777)
  • LOCALIZZAZIONE Lucca (LU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'attività di Labardi è testimoniata dai documenti a partire dal 1743. In quell'anno, infatti, compare nei primi elenchi preliminari all'atto ufficiale di costituzione della Matricola e viene iscritto immediatamente fra i maestri argentieri. Da ciò si desume che dovesse avere avuto già bottega prima di questa data; unica testimonianza dell'attività anteriore al 1743 sarebbe proprio il reliquiario di S. Anastasio che reca il punzone <> in campo rettangolare. Tale ipotesi attributiva trova sostegno, inoltre, dal confronto con altri due reliquiari punzonati alabarda, uno di Ponte S. Pietro e l'altro di Toringo
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900056262
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 1976
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1999
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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