San Pietro guarisce lo storpio con accanto San Giovanni Evangelista

disegno,

San Pietro al centro si china per afferrare il braccio dello storpio seduto sulla sinistra; molte figure intorno osservano la scena. In alto Cristo con un a gloria di angioletti. a sinistra e sullo sfondo architetture

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta bianca/ penna, bistro, matita nera
  • ATTRIBUZIONI Cardi Ludovico Detto Cigoli (1559/ 1613)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo degli Uffizi
  • INDIRIZZO Piazzale degli Uffizi, 6, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Sappiamo dai due biografi principali, il nipote e il Baldinucci, che il Cigoli esegui due redazioni per quest'opera tanto famosa e tanto lodata, ma andata perduta a pochi anni dalla sua esecuzione. Una anteriore al suo soggiorno fiorentino del 1608, quando fu chiamato dal granduca Ferdinando I in occasione dei festeggiamenti per le nozze di suo figlio Cosimo con Maria Maddalena d'Austria; l'altra dopo il suo ritorno a Roma. L'artista infatti avrebbe modificato in parte la composizione in seguito al fatto che mentre era assente, l'opera fu scoperta con grande suo disappunto, poiché non era ancora compiuta. Dovrebbe quindi esistere due serie di disegni; una per la prima stesura, l'altra per i successivi mutamenti ti apportati dopo 11 1608. In effetti pero tutti i disegni conosciuti sono da ricondurre alla prima redazione. I fogli nn. 1006 F, 1017 F. pure degli Uffizi, rispecchiano certamente la prima idea dell'opera, perchè accanto alla chiara lezione carraccesca nella partitura calibrata della scena, permane ancora quel gusto fiorentino, caro a Santi di Tito, ad esempio, di rappresentazione affabile della realta quotidiana, neli'inserire a destra l'episodico gruppetto della donna col canestro e il bambino scherzoso (A. Forlani, 1959). Questo foglio invece impostato in modo assai diverso dai fogli appena citati. più complesso e rifinito. potrebbe rappresentare la seconda redazione del dipinto se non esistesse agli Uffizi un disegno. n. 800 F, del Boscoli che lo ripete quasi puntualmente, pur in modo originale. I1 Boscoli infatti è morto nel 1607, per cui anche il presente disegno si deve riferire alla prima redazione del dipinto. Ad ogni modo il rimaneggia- mento ricordato dai due biografi non deve essere stato molto d racale perchè un'incisione, sicuramene databile sul 1610-1611, del Callot dal quadro riproduce la composizione quale già si vede in questo foglio. Al Louvre ii n. 888 ripete in grafia più dura l'intera composizione del presente disegno. Agli Uffizi esiste un foglio; n. 1008 F. non autografo, con il particolare di S. Pietro e le figure di destra che osservano la scena. Nell'inventario ms. del 1793 sono citati due disegni con "Cristo che libera uno storpio, uno a vol. Grandi XXI n. 121, con l'annotazione che sono stati intagliati da Scacciati; ma, a parte il fatto che probabilmente si tratta di S. Pietro piuttosto di Cristo, non si sa con quale di questi si possano identificare con certezza. L'incisione eseguita dallo Scacciati è pure agli Uffizi, n. 247 stampe in volume
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900005903
  • NUMERO D'INVENTARIO Inv. Ferri 1881-1912, Fig 1016 F
  • ENTE SCHEDATORE Le Gallerie degli Uffizi
  • DATA DI COMPILAZIONE 1970
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2023
  • ISCRIZIONI sul recto, in alto a destra - 1016 - Ferri P. N - a matita nera -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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