Preparativi per la celebrazione della festa del Corpus Domini presso la basilica di San Vitale

dipinto 1741 - 1741

Il dipinto, a formato rettangolare, è incluso in una cornicetta lignea moderna. Esso raffigura l'ingresso principale della basilica di San Vitale a Ravenna, rivolto sull'omoniima via San Vitale, in occasione dell'allestimento di una celebrazione religiosa. Sulla sinistra alcuni operai o artigiani attendono alla decorazione del prospetto esterno delle mura di confine; al centro un nobiluomo conversa con un monaco dell'ordine benedettino. Dietro di loro, oltre l'arco di accesso, si allunga una galleria a loggiato che consta di colonne, arcate e volte a crociera, terminante nell'atrio della basilica. All'esterno, sullo sfondo, si stagliano un edificio sulla sinistra (parte dell'ex monastero) e il campanile della chiesa; un'altra costruzione si eleva sulla destra

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Romagnolo
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Bottega Dei Barbiani
  • LOCALIZZAZIONE Ravenna (RA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il soggetto del dipinto viene acclarato da un volume di memorie (Ravenna, Biblioteca Classense) edito parzialmente nel 2006, che raccoglie una serie di notizie inerenti il monastero di San Vitale tra il 1613 e il 1748. In data 1° giugno 1741 si narra come il vescovo amministratore di Ravenna avesse espresso il desiderio di celebrare “l’odierna funzione” nella chiesa di San Vitale, sicché l’abate “commise a suoi ministri, di far allestire, nel poco tempo che si aveva un decente apparato per tanta solennità sì nella chiesa, che nel piazzale, come nella strada da un portone all’altro. (…) Dalla porta della chiesa sino al portone della strada si fece erigere un loggiato coperto di tavole d’abete, che formava una specie d’atrio, (…) con nove archi per parte della navata di mezzo, dividendosi un arco dall’altro, mediante un intercolumnio di due colonne con base e capitelli dorati”. Fra le 36 colonne, continua il testo, vi erano busti in finto bronzo, sopra le architravi conchiglie dorate e dagli archi pendevano “drappelloni di damasco cremese”. “Il longo tratto della strada, che va dal portone del piazzale della chiesa sino al terrapieno delle mura (…) era apparato di zandaline gialle, e rosse interrotte da gran quadri di famosi pittori, ognuno de quali era in mezzo a due torciere di legno vagamente dipinte, sopra le quali ardevano grossi candelotti di cera (…). Tutto questo complesso rendeva all’occhio una assai vaga veduta”. La funzione alla quale si fa riferimento è quella relativa alla festa del Corpus Domini, che nel 1741 ebbe luogo il 1° giugno. Il vescovo amministratore era il ravennate Ferdinando Romualdo Guiccioli, monaco camaldolese di Classe, nominato il 10 marzo di quell’anno e consacrato il 19 marzo, poi divenuto arcivescovo nel 1745. Il dipinto mostra questo allestimento, che il testo delle memorie descrive con ulteriori dettagli, in maniera piuttosto fedele, consegnandoci un raro documento figurativo della vita religiosa locale in quel periodo. I quadri affissi alla parete esterna del muro di cinta rappresentano ipoteticamente San Benedetto e San Luigi Gonzaga. Come registrato da Anna Maria Iannucci (2006) e da una nota, redatta da Ornella Tondini, della trascrizione del testo manoscritto (2006), il dipinto è generalmente considerato della bottega dei Barbiani, ma si osserva un linguaggio dettagliatamente cronachistico che stona con l’aulico tono di matrice classicista proprio di Andrea. Per quanto riguarda la provenienza, una lettera del direttore del Museo Nazionale Giuseppe Gerola inviata nel 1914 al direttore della Biblioteca Civica di Ravenna (ossia la Biblioteca Classense), conservata presso l’Archivio della SABAP di Ravenna, propone lo scambio di alcuni beni tra le due istituzioni: il museo avrebbe ceduto alcuni manoscritti a fronte della tela in predicato, di cui si precisa la collocazione “nei locali dell’archivio” ospitato nella biblioteca
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800690602
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • ISCRIZIONI arco di accesso - DIVO VITALI MARTIRI - capitale -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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