inginocchiatoio,
Base squadrata, con coperchio sollevabile; modanature scanalate e aggettanti. Appoggiatoio pure squadrato, connesso al basamento grazie a due colonne di gusto classico impostate su alti piedritti e montante traforato con motivi fitomorfi
- OGGETTO inginocchiatoio
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MATERIA E TECNICA
legno/ a intaglio, assemblaggio
- AMBITO CULTURALE Bottega Romagnola
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Monastero di Santa Chiara
- INDIRIZZO Via della Croce 16, Faenza (RA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'oggetto in predicato è forse riconoscibile in quello catalogato da Corbara nel 1950, ma con una descrizione imprecisa. Lo studioso menziona infatti un inginocchiatoio simile per tipologia a quello oggi collocato nella sala degli affreschi al piano superiore, specificandone le misure (cm 94 x 80 x 57), abbastanza coerenti con quelle del manufatto in esame. Tale oggetto, che Corbara vedeva in chiesa e datava al XVII-XVIII secolo, si caratterizzava egualmente per il "fondo traforato a motivi di fogliame", ma includeva colonnine tortili e formelle in rilievo nell'appoggiatoio e nella base, qui assenti. Questi elementi distinguono invece un diverso inginocchiatoio, pure oggi conservato nel coro superiore, ma dalle misure inferiori rispetto a quello catalogato da Corbara e di cronologia assai più tarda. E' quindi possibile che per una svista egli abbia mescolato le informazioni relative all'uno e all'altro. Concorrono a definire la discreta fattura dell'inginocchiatoio in esame le colonne dal fusto scanalato e l'intaglio del montante. L'opera, come gli altri esemplari dello stesso genere ed epoca conservati nell'edificio, proviene verosimilmente dal monastero di via Naviglio, come proposto dallo stesso Corbara
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800687676
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- DATA DI COMPILAZIONE 2021
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0