Endimione dormiente. Endimione dormiente

dipinto olio su tela, ca 1851 - ca 1853
Mignoni Angelo (attribuito)
Modena, 1830 ca - documentato fino al 1874

dipinto ad olio su tela

  • OGGETTO dipinto olio su tela
  • MISURE Altezza: 150 cm
    Larghezza: 200 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Emiliano
  • ATTRIBUZIONI Mignoni Angelo (attribuito): pittore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Estense
  • LOCALIZZAZIONE Gallerie Estensi
  • INDIRIZZO Largo Porta Sant’Agostino, 337 - 41121 MODENA tel. 0594395727 - fax 059230196 pec: mbac-ga-esten@mailcert.beniculturali.it ga-esten@beniculturali.it, Modena (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’«Endimione dormiente» è un’opera che ci catapulta nella modernità dei temi del romanticismo ottocentesco. Angelo Mignoni, allievo di Adeodato Malatesta, utilizza l’antica iconografia del giovane addormentato in una postura recumbente col braccio che poggia mollemente disteso sulla testa reclinata verso il riguardante. Il pittore si avvale, per questa tela che entra a far parte precocemente della Galleria Palatina di Modena (ante 1866), di un tonalismo misurato per accordare le diverse parti dell’opera. La saturazione aumenta sull’incarnato, risolto con una intensità luministica funzionale a portare in evidenza una difficile componente narrativa in cui poter dare forma al sentimento della notte e alla favola del mito. È possibile che l’opera risalga al suo periodo fiorentino, all’alunnato presso Giuseppe Bezzuoli, tra gli anni 1851/1853. Mignoni si cimenta dunque nella rappresentazione di un tema classico quale la vicenda del giovane Endimione. Accentua i caratteri efebici del personaggio, caratteri che poteva aver notato nel medesimo soggetto trattato dal Guercino (Uffizi, 1647). Nella posa, languidamente abbandonata e adagiata, pare però di scorgere anche più recenti riferimenti alla pittura di Anne-Louis Girodet de Roussy-Trioson (Montargis, 1767-Parigi, 1824) che proprio durante il suo soggiorno in Italia aveva realizzato il suo «Sonno di Endimione» (Louvre, 1791). Il casto amplesso con Diana è immaginato, dal francese, nell’idea acutissima e pittoricamente riuscitissima di una luce che discende e abbraccia il giovane pastore. La luce diventa, dunque, metafora della presenza di Diana. Un altro riferimento formale, ancora più calzante, pare invece rimandare all’Endimione del Canova (Chatsworth House, Devonshire, 1819 - 1822), opera in cui l’artista estrae dal marmo una figura quasi androgina. Mignoni sembra quasi che abbia avuto a sua disposizione un gesso dello scultore. Simile la posizione del braccio destro che si avvita sulla testa, simile il drappo che si posa sui fianchi e s’intreccia sulla gamba sinistra sino a coprire pudicamente il pube, simile la gamba destra che passa sotto la sinistra. La figura di Mignoni compie solo una leggera rotazione che porta il soggetto in direzione del riguardante. Il corpo di Endimione, nella scena notturna, viene plasmato da una luminosità diffusa, anche se discreta, che ne cesella la figura fino alla folta capigliatura, lunga e scarmigliata. Il pastore, in una postura più placida rispetto al modello canoviano, ha vicino a sé l’arco e la faretra, a richiamare l’idea di caccia mentre il cane, che lo sorveglia ai suoi piedi, avverte l’arrivo della casta divinità. Diana ha condannato Endimione a un sonno perpetuo per poterne contemplare, ogni notte, la bellezza. Quatremère de Quincy aveva colto alcune somiglianze tra la posa dell'Endimione canoviano e l’immagine del fiume Ilisso, proveniente del frontone occidentale del Partenone, che Canova aveva visto a Londra nel 1815 e di cui si era fatto portare un calco in gesso a Roma. Angelo Mignoni, oltre al magistero del Bezzuoli, attinge con intelligenza a questa varietà di modelli mettendo a fuoco la dimensione della voluptas del sonno in un piccolo Eden bucolico, in una sorta di Arcadia che offre, nell’idealizzazione del paesaggio, il palpitante respiro della natura
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800676908
  • NUMERO D'INVENTARIO R.C.G.E. 2929
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA GALLERIA ESTENSE
  • ENTE SCHEDATORE GALLERIA ESTENSE
  • DATA DI COMPILAZIONE 2019
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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