ritratto di Ariondo Andreini
lapide tombale,
ca 1922 - ca 1922
Sarto Mario (1885/ 1955)
1885/ 1955
Sopra una base marmorea, poggia il monumento bronzeo composto da diversi elementi. Una lastra rettangolare, in marmo verde, regge una struttura a croce latina con i bracci orizzontali arrotondati; alla sommità è stato collocato il ritratto del caduto, dentro un medaglione circolare, affiancato dalle onorificenze e coronato da un cuscino con rami di alloro e un elmetto. L’effigie in bronzo è a rilievo, mentre gli elementi decorativi, sempre in bronzo, sono a tutto tondo. Sotto il ritratto è stata applicata l’iscrizione “FAMIGLIA ANDREINI”; di seguito è leggibile la dedica ad Ariondo Andreini, affiancata agli angoli inferiori da due maniglie circolari
- OGGETTO lapide tombale
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MATERIA E TECNICA
bronzo/ fusione
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MISURE
Profondità: 254 cm
Altezza: 100 cm
Larghezza: 112 cm
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ATTRIBUZIONI
Sarto Mario (1885/ 1955): scultore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Cimitero della Certosa
- INDIRIZZO Via della Certosa, 18, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il monumento, collocato a terra, ricorda il giovane Ariondo Andreini, soldato di fanteria morto durante la prima guerra mondiale nel 1915. Il ritratto fiero e realistico del caduto è firmato dal celebre scultore Mario Sarto, autore di numerosi monumenti ai caduti della Grande Guerra e diverse tombe all’interno della Certosa di Bologna. La firma è incisa lungo il margine destro del tondo che incornicia il volto di Andreini. L’anno in cui fu sepolto il corpo del soldato è il 1922; l’esecuzione dell’opera può essere collocata intorno a questa data. La parte decorativa rientra nell’iconografia classica legata alla memoria dei caduti della Grande Guerra: al centro il ritratto veritiero del soldato in abiti militari, lavorato a rilievo, viene accompagnato da elementi e simboli bellici. Qui Andreini viene rappresentato con le onorificenze vinte in battaglia assieme all’elmetto italiano con il numero 28, posizionato sopra a foglie d’alloro, simbolo della gloria eterna, e un cuscino funebre. Lo scultore inserisce un elemento di gusto liberty rappresentato da un piccolo decoro a motivi floreali, applicato sotto l’immagine del caduto. Bibliografia: A. Storelli, G. Pesci, "Verismo, simbolismo modernista e realista nei monumenti della Certosa tra fine Ottocento e 1940", in: "La Certosa di Bologna. Immortalità della memoria", a cura di G. Pesci, Bologna, Editrice Compositori, 1998, p. 292; "Le tombe dei caduti", schede di Annalisa Bozzano, Mirella Cavalli, in "Memorie della Grande Guerra. Le tombe dei caduti nel cimitero monumentale della Certosa di Bologna", a cura di Mirella Cavalli, Minerva Edizioni, Bologna 2007, scheda n. 2, pp. 64-65. Fonti Archivistiche: ASC di Bologna: “Fogli sepolcrali: Chiostro VIII”, sepolcro n. 5
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800634438
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- ISCRIZIONI al centro, sotto il ritratto - ARIONDO ANDREINI/ PIONIERE DELL’UMANITÁ NUOVA/ CADDE IN VISTA DELLA CITTÁ SANTA ALLA TESTA DEI FANTI/ QUANDO APPENA VENTI PRIMAVERE ERAN FIORITE SULLA SUA STRADA/ DOPO UNA VITA BREVE COME UN SOGNO E PURA COME UN CANTO/ EBBE UNA MORTE BELLA COME UNA VITTORIA E ARDENTE COME UN VOTO/ QUI/ SEGNATO DALLA MATERNA PIETÁ NON SENZA FIEREZZA/ IL SUO NOME BRILLA COME UNA LACRIMA E SANGUINA COME UNA FERITA/ MA LA MEMORIA ECHEGGIERÀ NELLO SPAZIO COME UNA CANZONE/ L’IDEA DIVAMPERÀ NEL TEMPO COME UN ROGO/ MODENA MDCCCXCV MONTE SABOTINO MCMXV - capitale - a rilievo -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0