Madonna Addolorata

manichino 1787 - 1787

La Vergine, col volto e le mani in legno dipinto, volge lo sguardo verso il basso e indossa un abito di taffetas nero decorato con galloni dorati. Un velo, realizzato nella medesima stoffa dell'abito le copre il capo e i capelli applicati ed è tenuto fermo da una corona d'argento. Alcune collane ed anelli le adornano il collo e le mani, il petto è adornato da un cuore

  • OGGETTO manichino
  • MATERIA E TECNICA LEGNO
    seta/ taffetas
  • MISURE Altezza: 150
    Larghezza: 50
  • AMBITO CULTURALE Ambito Cremonese
  • LOCALIZZAZIONE Lesignano de' Bagni (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La statua della Madonna fu acquistata a Cremona nel 1787 presso Luigi Zanichelli, insieme all'altare ancora in situ (Soncini, 1943, n.6; Dall'Olio, 1973, p. 28), per decorare la cappella dedicata alla Beata Vergine del Rosario, in cui dal 1598 aveva sede la omonima confraternita. La Madonna era oggetto di una grande devozione che si accompagnava ad altrettante cure: più volte infatti fu donata dai parrocchiani della stoffa preziosa per rifare l'abito della Vergine. Nel 1902 si decise di rinnovare la suddetta cappella con i soldi ricavati dalla vendita dei gioielli donati al simulacro dai parrocchiani, e si decretò di sostituire l'immagine della Madonna con una nuova statua, che venne acquistata nel 1907, (A.V. di Pr, Lesignano de' Bagni, filza 131; lettera della curia vescovile alla parrocchia, datata 12 agosto 1907). In quella data il simulacro vestito venne tolto dall'altare (A.V.D.Pr, Lesignano Bagni, filza 31), ma solo nel 1909 venne realizzata una nicchia con cornice, sopra la porta della sagrestia, in cui collocare l'antica immagine (A.V.D.Pr, Introiti dell'opera parrocchiale..., filza 35). In quell'occasione vennero acquistati degli ornati per la veste e le venne mutato il titolo da Beata Vergine del Rosario a Beata Vergine Addolorata (A.V.D.Pr, Lesignano Bagni, filza 48). I documenti non spiegano le ragioni della sostituzione, ma è probabile che si ritenesse non più confacente ai dettami liturgici la statua settecentesca, forse anche perchè già a partire del 1856 la Vergine venne probabilmente separata dalla statua di Gesù bambino (cfr. 0800315727); in quell'anno venne infatti donato il tronetto in cui custodire una statua di Gesù, simulacro che per fattura e per stile potrebbe essere compatibile con la statua della Madonna, venendo così a completare l'iconografia della Vergine del Rosario. L'impossibilità di vedere da vicino l'immagine della Madonna ha però impedito di verificare l'ipotesi di compatibilità delle due statue
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800315702
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 2003
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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