La mensa è retta da quattro mensole con motivo a capitello medievaleggiante e dado che riprende il decoro geometrizzante che recinge anche il paliotto, dove si trova scolpito il motivo del pavone affrontato che beve. Al di sopra della mensa si trova scolpito il motivo del pavone affrontato che beve. Al di sopra della mensa si trova una struttura ad edicola che ospita nella zona inferiore il tabernacolo con apertura ad arco a tutto sesto e cimasa a capanna ornata da archetti ciechi e motivi imitanti i "gattoni". Al di sopra si ergono quattro colonnette tortili che sorreggono archi trilobati e un fronte a capanna con gugliette cuspidate laterali. Sul davanti della guglia centrale è scolpito un pelicano, mentre una croce sigla l'edicola. Funge da sfondo al complesso una struttura orizzontale, sempre in marmo, ritmata da dodici nicchie trilobate e separate alternativamente da colonnette lisce e tortili, ove sono sono ospitati dodici danti aureolati eretti che reggono tra le mani cartigli o libri. Il fronte delle nicchie è a cuspide, ornata da motivi "a gattoni". Alle due estremità si elevano due statuette raffiguranti due esili figure femminili con occhi socchiusi e atteggiamento assorto, che reggono rispettivamente il pane sacro e un calice. (segue in AN)

  • OGGETTO altare
  • MATERIA E TECNICA argento/ traforo/ sbalzo/ stampaggio/ doratura/ smaltatura
  • ATTRIBUZIONI Guidotti Camillo (1853/ 1925): disegnatore
    Toscani Fedele (1877/ 1906): scultore
  • LOCALIZZAZIONE Piacenza (PC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Completa la cappella del SS. Sacramento, risultato dei rastauri che interessarono la Cattedrale tra 1987 e l'inizio del '900, voluti dal Mons. Giovanni Scalabrini e diretti dall'architetto piacentino Camillo Guidotti (R. Cassanelli 1984, che riassume studi precedenti di vari autori). Al Guidotti spettò anche il disegno degli altari realizzati in quell'occasione, oltre che degli amboni (cfr. scheda relativa). Anche il disegno dell'altare in questione si deve al Guidotti che lo risolse mescolando suggestioni medievali (motivi a gattoni, archi trilobati) a paleocristiane (i pavoni che si abbeverano) da lui radunate in una struttura di insieme che risente fortemente sia del suo amore per il Gotico che della formazione di architetto. La realizzazione del complesso toccò invece, come per le altre opere scultoree della Cattedrale, al piacentino Toscani formatosi all'Istituto Gazzola di Piacenza, sotto la guida del Pollinari e successivamente a Brera con il Butti (cfr. R. Arisi 1980 e R. Cassanelli 1984). L'altare venne restaurato nel 1983 ad opera del parroco mons. Domenico Ponzini
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800267929
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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