sogno di San Giuseppe
dipinto,
Franceschini Marcantonio (1648/ 1729)
1648/ 1729
Personaggi: Madonna; San Giuseppe. Figure: angelo. Oggetti: libro
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Franceschini Marcantonio (1648/ 1729): pittore
- LOCALIZZAZIONE Piacenza (PC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Faceva parte con la raffigurazione dell'Adorazione dei Magi, La Circoncisione, un probabile fregio con putti e quattro pennacchi con Virtù, del decoro della cupola della cattedrale, al di sotto dell'impresa del Morazzone e Guercino, voluta da Mons. Barni Vescovo di Piacenza tra il 1688 e il 1689 che affidò al Franceschini le parti a figura e al cognato il bolognese Luigi Quaini le parti architettoniche (Poggiali, II). Da un documento pubblicato da Miller (1956) nella cattedrale di Piacenza, sappiamo che in precedenza al Franceschini era stato interpellato il genovese Giovanni Battista Gaulli detto Baciccio, e che comunque fu il Franceschini a condurre gli affreschi, terminati nell'agosto del 1689. Il dipinto in questione, perfettamente visibile in una fotografia del XIX secolo pubblicata dal Miller; fu con il resto del ciclo strappato durante i restauri di fine XIX ripristinando la sagoma della cupola secondo lo stile romanico. Gli affreschi del Franceschini furono depositati all'interno del Salone del Lomazzo, in S. Agostino e distrutti durante il bombardamento dell'11 maggio 1944 (Tagliaferri, 1975), tra questi il "Sogno di S. Giuseppe" si salvò poichè era rimasto evidentemente in Duomo, se il Cerri (1908) lo vide sulla controfacciata; ora si trova nel transetto destro, giungendovi in data non precisabile. L'opera del Franceschini non piaque al Carasi che la giudicò troppo indipendente dalla tradizione dal punto di vista iconografico, nè a Pollinari (1887) che la vide "fredda" se pur "corretta"; quanto oggi sopravvive dell'intervento è veramente poco per poter fornire un giudizio. Il Franceschini, che tornerà nella cattedrale nel 1718 per dipingere la cappella della "Madonna del Popolo", si educa presso Carlo Cignani, potenziandone gli insegnamenti mediante lo studio del Domenichino, Reni, Albani i tre classicisti del primo Seicento che gli trasmetteranno quella esigenza di comporre chiaramente e di tendere a una idealizzazione formale di tutte le figure, immerse in un clima elegiaco e aggraziato. Franceschini fu inoltre tra i fondatori della Accademia Clementina di Bologna e suo direttore dopo il Cignani
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800267916
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- DATA DI COMPILAZIONE 1989
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0