Santi
I dipinti raffigurano: nel registro superiore: "Messa di San Gregorio Magno", "Gli Eletti e i Reprobi", "L'Arcangelo Michele"; al di sotto, da sinistra verso destra: "I SS. Ambrogio, Antonio Abate, Gallo, Gabriele Arcangelo, Gregorio, Alessio; nel registro inferiore da sinistra a destra: "I SS. Celso, Nazario, Luca, Giovanni Evangelista, Pietro, La Madonna tra le Sante Giustina e Cristina, Paolo, Matteo, Apollinare, Antonino". Nella fascia superiore Papa Gregorio Magno celebra la messa elevando l'Ostia al cielo, accompagnato da fedeli e chierici. Degli ignudi escono dalle tombe elevando capo e mani al cielo in segno di ringrazimento. Al centro della fascia un uomo genuflesso avvolto in un ampio mantello e con copricapo congiunge le mani e volge il capo al cielo, alle sue spalle aldilà di una torre ignudi dolenti si avviano ai sepolcri, mentre un gruppo di essi è trascinato in catene dall'Arcangelo verso la raffigurazione dell'inferno. Nel registro inferiore a destra e a sinistra della finestra si situano dei Santi, eretti e in posizione frontale. Nella fascia sottostante è raffigurata una teoria di dieci Santi eretti intervallati da una Madonna in trono incoronata e con il Bambino benedicente, ai suoi lati due esili Sante la presentano. Al di sotto è dipinto un drappo (segue OSS)
- OGGETTO decorazione pittorica
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ATTRIBUZIONI
Morgari Luigi (1857/ 1935)
- LOCALIZZAZIONE Piacenza (PC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Gli affreschi dell'abside, come quelli di S. Martino, vennero scoperti durante i lavori di restauro della chiesa, promossi tra il 1897 e il 1900 da mons. Scalabrini e affidati alla direzione di Camillo Guidotti. Molto lacunosi, vennero ridipinti dal torinese Morgari, che fu anche autore dei dipinti della calotta. Il segno nero che percorre verticalmente a destra e a sinistra la parete dovrebbe separare la zona originale (quella al centro) da quella rimaneggiata dal Morgari, che in realtà intervenne all'interno di tutto il dipinto, rendendo difficile la sua lettura. Aggiunti dal torinese sono anche i Santi Celso, Nazaro, Apollinare e Antonino, su indicazione dell'allora arciprete del Duomo, mons. Pietro Piacenza. Sembra di essere di fronte ad affreschi decisamente anteriori a quelli presenti sulla parate della cappella di S. Martino, caratterizzati ancora da soluzioni arcaiche quasi pre- giottesche, ravvisabili nella rigidità dell'impostazione delle figure, percorse da elementi lineari indipendenti rispetto ai volumi, di matrice bizantina riconducibili a soluzioni duecentesche. Più recente pare invece la fascia superiore con l'iconografia dei Reprobi ed Eletti, comune nell'area francese e italiana nel'300 (cfr. L. Reau, pp. 637-662). Gli affreschi, sicuramente posteriori al 1235, data che pare segnare il termine della costruzione della Cattedrale (cfr. R. Cassinelli, p. 141), forse vennero ricoperti all'inizio del'600 quando l'intera zona del presbiterio venne modificata per volere del Vescovo Claudio Rangoni. Il Carasi (Le pubbliche pitture di Piacenza, 1780, p. 16) informava infatti che le figure a lato della finestra erano opera di G. Mauro della Rovere, detto il Fiammenghino, autore anche delle volte della cappella in questione (cfr. scheda relativa). Va aggiunto poi che anche il titolo a S. Alessio pare una modifica secentesca, non comparendo infatti nell'iconografia dei presunti affreschi originali, ma solo nella aggiunta del Morgari nelle figura del Santo a destra nel primo registro superiore. Cronologicamente gli autori che si sono occupati dei dipinti in questione li hanno pensati prodotti per lo più trecenteschi, ravvisandovi influenze gotiche oltremontane (Venturi, p. 41; Toesca, p. 77; Pettorelli, p. 12). Aurini invece (p. 47) li ritenne del'400
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800267811
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- DATA DI COMPILAZIONE 1989
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI sul cartiglio tenuto dal primo santo a sinistra - UBI PETRUS IBI ECCLESIA - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0