Cristo Risorto. resurrezione di Cristo

dipinto,

Tra nuvole, Cristo avvolto da uno svolazzante drappo azzurro ascende al cielo. Le braccia sono spalancate ed il capo è volto verso il cielo, mentre il corpo si protende leggermente verso la destra del dipinto

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI De Longe Robert Detto Fiammingo (1646/ 1709)
  • LOCALIZZAZIONE Piacenza (PC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE E' quanto sopravvive del decoro della volta della Cappella del SS. Sacramento distrutta durante i restauri voluti da Mons. Scalabrini tra il 1897 e 1901. L'originaria decorazione della Cappella, sino al 1575 dedicata a S. Giovanni Evangelista e poi al SS. Sacramento (Scarabelli 1841, pp. 13-14) ospitava la raffigurazione dei quattro Evangelisti di Giulio Mazzoni ed al centro la "Resurrezione di Cristo" del De Longe, che strappata e trasportata su tela, giaceva "in deperimento" (Archivio Cattedrale, Libro delle Ordinazioni del R. Capitolo della Cattdrale, 1900-1906, 9 marzo 1906) e non valorizzata peregrinando da un luogo all'altro. Non la descrive il Paratici nella sua minuziosa guida e torna ad essere citata dalle fonti locali con la guida (1964) del Tagliaferri che la vide dove oggi si trova. Il De Longe fu pittore più volte attivo nella chiesa e nei palazzi piacentini (cfr. L. Lanzi, Storia pittorica d'Italia, Bassano 1809, tav. IV; R. Cerri, R. De Longe, in Strenna Piacentina, 1926, pp. 31-37; F. Arisi, Catalogo del Museo Civico di Piacenza, Piacenza 1960, "ad vocem"; G. Fiori, Documenti su Pinacoteche ed artisti piacentini, Estr. Studi Storici in onore di E. Nasalli Rocca, Piacenza 1971, p. 225; G. Fiori, Documenti Biografici di pittori piacentini dalla fine del '400 al '700, in Archivio Storico per le Province Parmensi, XXIV, 1973 , p. 200; A. M. Matteucci, Palazzi di Piacenza dal Barocco al Neoclassico, Torino 1979) città dove giunse intorno al 1685 da Bruxelles che aveva lasciato nel '75 per raggiungere probabilmente Cremona. In Piacenza fu forse maestro del Rusca presentandosi, stando al giudizio del Lanzi, come "pittore di più stili, morbido però sempre, lucido..., pastoso... ora emulo di Guido...ora si appressa a Guercino... ora ha un misto bellissimo di delicato e di robusto come nel duomo di Piacenza". Nella città emiliana il De Longe morì, dopo aver fatto testamento il 5 marzo 1709 (G. Fiori 1971, p. 225)
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800267610
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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