altare a edicola,

La mensa liscia, è retta da quattro colonne binate con il fusto in marmo rosso e base e capitelli in marmo bianco, quest'ultimi si risolvono con motivi fitomorfi stilizzati. Il pallio è formato dalla successione di archi a tutto sesto retti da colonnine simili a quelle reggi-mensa ma di minori proporzioni; il tergo reca a bassorilievo, nella zona inferiore, racemi vegetali e nella parte superiore tondi includenti croci. Al centro della mensa si situa il tabernacolo architettonico con facciata a capanna coronata da "gattini" e piccole colonne che la rinserrano. L'alzata, che poggia su un elemento a gradino modanato ornato nel fronte con motivi dorati vegetali, nasce dalla ripetizione di formelle quadrate delimitate da colonnette ed includenti rosoni dorati. Gli estremi destro e sinistro dell'alzata, sono anticipati da altre due colonnette che ne sorreggono un'altra del tutto simile ad esse. Conclude l'altare un'edicola aperta cuspidata ad aperture ad arco a sesto acuto lobato, rette da esili colonne a fascio. Sigla l'edicola una croce, posta sopra il fronte a capanna. Tra gradini non decorati anticipano il complesso, ornato nello sportello del tabernacolo dalla raffigurazione della figura di Cristo

  • OGGETTO altare a edicola
  • MATERIA E TECNICA marmo rosso di Verona/ scultura/ traforo/ incisione
  • ATTRIBUZIONI Guidotti Camillo (1853/ 1925): disegnatore
    Toscani Fedele (1877/ 1906): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Piacenza (PC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Si tratta dell'altare che sostituì dopo i restauri promossi da Scalabrini e diretti dal Guidotti, quello del 1614 realizzato da Gian Battista Carrà (cfr. scheda relativa affreschi Cisterna, Cappella in questione). Questo venne realizzato da Fedele Toscani, il piacentino allievo al Gazzola del Pollinari ed a Brera del Butti (cfr. F. Arisi, Fedele Toscani 1876-1906, Piacenza 1988), più volte attivo nella cattedrale piacentina. Camillo Guidotti (cfr. "ad vocem" in AA. VV., Gotico, Neogotico, Ipergotico, Piacenza 1984-1985, p. 326), l'architetto che diresse i restauri promossi dallo Scalabrini nel duomo, fornì i disegni, conferendo all'altare come a quello che si trova nel transetto all'altare come a quello che si trova nel transetto opposto (Cappella del SS. Sacramento, cfr. scheda relativa) un carattere spiccatamente neomedioevaleggiante ed intensamente architettonico, certamente si tratta di un'eclettica mescolanza di elementi romanici e gotici, come di consueto nell'opera del Guidotti
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800267594
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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