storie della vita di S. Martino

dipinto,

Entro quattro medaglioni ovoidali incorniciati da stucchi e situati nelle quattro vele della volta, a partire da quello verso l'abside e quindi in senso anti-orario: al di qua di una colonna dal fusto liscio ad alto plinto che divide in due la scena, si nota sulla sinistra un uomo che che si sta genuflettendo in direzione del Santo che in abito scuro lo sta benedicendo, accompagnato da cinque personaggi di chiesa (Esorcizzazione di un indemoniato); sulla sinistra, in posizione retrostante, un uomo ed una donna assistono alla scena; alle loro spalle si notano degli edifici. Sulla sinistra del medaglione, retto da nubi ed accompagnato da cori angelici, appare Cristo che si indirizza benedicendo verso l'uomo che indossa costumi di inizio '600 (braghetta a tagli e mantello) posto sulla sinistra che a sua volta si volge a Cristo. Dietro le spalle del giovane è raffigurato un tavolo sul quale si notano una spada ed un libro (Apparizione di Cristo a Martino). Al centro della scena un anziano vescovo, seduto e con il pastorale, pone sul capo di Martino, genuflesso e orante, il cappello vescovile; alle sue spalle cinque tra prelati e chierici assistono all'avvenimento, mentre, sulla sinistra, in primo piano, un sacerdote legge il libro delle Sacre Scritture (Consacrazione a vescovo

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Della Rovere Giovan Mauro Detto Fiammenghino (attribuito)
    Procaccini Camillo (1551/ 1629)
  • LOCALIZZAZIONE Piacenza (PC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Si tratta di una delle due volte a sinistra del presbiterio che anrticipano l'altare di S. Martino dedicate all'illustrazione di otto episodi della vita di S. Martino. Gli affreschi, che l'Anguissola (Descrizione...1818) notava "un po' danneggiati" e che vennero in più parti ridipinti dal torinese Luigi Morgari nel 1900 ca. in occasione dei suoi interventi pittorici sulla parete absidale e nella calotta della cappella (cfr. scheda relativa n. 156) sono concordemente attribuiti dalle fonti locali al milanese Giovan Mauro della Rovere, detto il Fiammenghino, attivo anche nella cappella di S. Alessio (cfr. scheda relativa). Un documento presente nell'Archivio della cattedrale (XXX, 19, datato 19 agosto 1619) erroneamente (1609) riportato nella datazione da F. Arisi (Arte Cristiana 1977, p. 144) sulla scia della citazione di E. Scheller (1964, pp. 151-152) informa che appunto nel 1619 si effettuarono i pagamenti per le cappelle di S. Alessio e di S. Martino a Camillo Procaccini, pittore già attivo tra il 1605 ed il 1609 per gli affreschi del presbiterio. Al di là delle notevoli ridipinture del Morgari che ne hanno inficiato la leggibilità si può ipotizzare che Camillo fornisse i disegni e che a Giovan Mauro ne venisse affidata l'esecuzione (cfr. Arisi 1977, p. 144), caratterizzata infatti da quella velocità di tratto tipica del Fiammenghino autore ancora oggi non del tutto indagato, specie nei rapporti con i fratelli Giovan Battista ed il poco noto Marco, ma piacevole divulgatore delle istanze devozionali della controriforma, da lui tradotte con un fare largo ed esuberante spesso dimentico delle leggi prospettiche, notevolmente ispirato dalla pittura di Morazzone e di Gaudenzio (cfr. per dati biografici P. Arrigoni, Thieme-Becker "ad vocem", vol. XXIX, Leipzig 1935; S. Coppa, Schede per il Fiammenghino, in "Arte Lombarda", XVII, 1972, pp. 14-21; M. Bona Castellotti, La pittura lombarda del '600, Milano 1985, "ad vocem"). Da quanto oggi sappiamo circa Giovan Mauro una data prossima al 1619 potrebb in Se averlo visto effettivamente impegnato per il duomo di Piacenza: nel 1608, infatti, lo vediamo operoso a Gravedona (Como) nell'imopegnativa impresa della Chiesa dei SS.. Gusmeo e Matteo, nel '13 a nel '15 in S. Eusebio a Peglio (Como) e dal '19 al '20 tra Agenzio, Peglio e Stazzona (Como) (cfr. S. Coppa 1972). Stando sempre ai documenti delle cappelle di S. Alessio e S. Martino erano stati eseguiti intorno al 1609 anno in cui si effettuarono i pagamenti ai muratori ed agli stuaccatori. Data post quem collocare gli affreschi in questione
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800267569
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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