personificazione dei Vizi

semicapitello ca 1140 - ca 1160

Il capitello-mensola raccorda gli atrchivolti più esterni ai pilastrini che seguono lo stipite. Raffigura due figure umane in ginocchio. Entrambi i soggetti sono caratterizzati da corpi pesanti, ventri gonfi con ombelico fortemente individuato. La figura di sinistra, probabilmente maschile afferra i piesi con le mani. Il volto, incassato fra le spalle, ha un possente naso e grandi occhi a bulbo. I capelli, divisi da una riga centrale, si raccolgono in ricci pesanti e senz'aria. L'altra figura, forse femminile, ha le mani sollevate a sostenere delle mensoline, le braccia piegate cosicché l'avambraccio tocchi la parte superiore del braccio. I capelli, leggermente ondulati, incorniciano il volto che esprime una smorfia con la lingua sporgente dalla bocca

  • OGGETTO semicapitello
  • MATERIA E TECNICA pietra arenaria
  • MISURE Altezza: 50
  • AMBITO CULTURALE Bottega Emiliana
  • LOCALIZZAZIONE Piacenza (PC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le figure, dal Porter identificate come Adamo ed Eva prima del peccato, sono oggi generalmente interpretati come "Vizii", in rapporto con le sottostanti "Virtù" dell' "Humilitas" e della "Pazienza". Il Salvini (1956, p. 145) e di recente la Gigli (1985, p. 287) le assegnano all'esecutore dell'architrave e delle "Virtù" identificato dal primo nel "Maestro della lunetta di Nonantola" e dalla Gigli in un generico maestro nonantolano. Altri (Quintavalle 1973, p. 50) pensa invece ad un diverso maestro (la cui mano si riscontra in questo e nel capitello-mensola opposto) per la potente intensità espressiva che non si ritrova in altri rilievi. Anche la Cochetti Pratesi (1984, p. 612) ha ribadito la presenza in queste figure di una terza mano, diversa da quelle individuate nell'architrave. Secondo la studiosa questi telamoni sono, nella realizzazione, condizionati dall'arte del "Maestro di Artù" di Modena e, in particolare, del capitello con analoghe raffigurazioni dell'abside maggiore di Modena. Certo è che questi telamoni si differenziano molto da quelli dei capitelli delle semicolonne tortili situate sugli stipiti del portale maggiore di Modena. I telamoni di Modena sono immagini di uomini sofferenti, piegati dallo sforzo del peso, le mani sono sollevate a reggere la mensola soprastante il capo reclinato, le gambe si piegano lentamente facendo resistenza sui piedi ben appoggiati a terra. A Piacenza le figure non mostrano la tensione che resiste allo sforzo, i corpi sono pesanti e gonfi a prevale l'aspetto caricaturale sia nei volti, sia nella posa. Non sono documentati restauri al pezzo (Gigli 1985, p. 287). Si rimanda alla scheda n. 39 per bibliografia completa sul protiro nord
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800267474
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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