natività di Gesù
La scena della "Nascita di Cristo" occupa lo spazio di due arcate. Nella prima, la Madonna sdraiata ha la medesima tipologia facciale, piena e gonfia delle figure precedenti. Il velo è qui formato da un copricapo più elaborato rispetto alle scene precedenti, uguale a quello dell' "Adorazione dei Re Magi". Il corpo di Maria è avvolto da una coperta che ricade in pieghe che nel fondo si slagano a ventaglio. In secondo piano la figura di S. Giuseppe, col volto appoggiato al mento, bilancia la composizione. La tipologia del volto richiama direttamente le figure di Wiligelmo della facciata di Modena. Nella parte destra, si trova disteso Gesù, Bambino col volto pienotto su cui incombono i profili anteriori del bue e dell'asino. I colmi delle lunette sono riempiti, rispettivamente, da una lampada appesa e da una stella a dodici punte
- OGGETTO rilievo
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ATTRIBUZIONI
Wiligelmo (bottega)
- LOCALIZZAZIONE Piacenza (PC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Salvini (1956, p. 145) sottolinea "la descrizione di Giuseppe, la sagoma ornamentale, studiata e piena di aggraziato equilibrio, delle pieghe e degli orli della coperta". La Cochetti Pratesi (1974, p. 612) distingue una mano diversa dalle due scene precedenti assegnate sl Maestro della lunetta di Nonantola. Questo artefice, a cui assegna, oltre alla "Natività", anche l' "Annuncio ai Pastori" e l' "Adorazione dei Magi", le due"Virtù" ed il "S. Giovanni Evangelista", introduce diverse variazioni nell'iconografia e nell'architettare le composizioni. Quintavalle (1973, p. 46) in un primo tempo assegnava la composizione alla scuola di Wiligelmo da datarsi al 1117; di recente propende per l'esecuzione dello stesso Wiligelmo (1984, p. 831) per la bellezza della scena del sonno di Maria e Giuseppe che si addormenta sotto la lampada, il verismo del Bambino, del bue, dell'asino. Rispetto a Nonantola, in Piacenza si trova un maggior impegno nel progettare la scena ed una maggior cura nel dettaglio dei particolari. Si veda al riguardo il preciso disegno delle parti anteriori degli animali rispetto alla traduzione più sommaria di Nonantola. Nei restauri deve essere stata rabbrecciata la parte inferiore della fenditura che rompe l'architrave. Proprio al seguito di queste fratture si era deciso nel 1899 di sostituire l'architrave. La sostituzione con la copia commissionata a Pier Enrico Astorri avvenne nel luglio del 1900. La sostituzione provocò le proteste di Raffaele Faccioli che indusse la Commissione Amministrativa a far ricollocare l'originale al suo posto dopo averlo consolidato (Cassanelli 1984, p. 150; Cassanelli 1985, p. 320; Gigli 1982, p. 144; Gigli 1985, p. 286). Per una completa bibliografia sull'architrave si rimanda alla scheda n. 41
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800267461
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- DATA DI COMPILAZIONE 1985
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0