reliquiario a busto,
1733 - 1733
Schepers Livio Vittorio (notizie 1723-1744)
notizie 1723-1744
Il reliquiario è a foggia di busto tagliato all'altezza del petto: il Santo, aureolato, in sembianze giovanili, è raffigurato a capo scoperto e ricciuto; indossa una corazza cesellata sul petto a volute fitomorfe, con scollo quadrato arricchito da una valva di conchiglia e spallacci embricati. Il busto è appoggiato su di un piedistallo in rame dorato a fusione di forma troncopiramidale lievemente svasata, con scudetto anteriore in argento applicato.Internamente alla base del collo un rinforzo in lamina copre la chiusura del vano portareliquia
- OGGETTO reliquiario a busto
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MATERIA E TECNICA
argento/ traforo/ sbalzo/ stampaggio/ doratura/ cesellatura
FERRO
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ATTRIBUZIONI
Schepers Livio Vittorio (notizie 1723-1744)
- LOCALIZZAZIONE Parma (PR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Datato nelle precedenti schedature al 1625 circa, per una presunta assonanza stilistica con quello del Santo Martire delle Legione Tebea di cui alla scheda SPSAE PR 00148769, il busto risale in realtà al secolo successivo: tra i mandati di pagamento emessi dalla Fabbriceria si conserva una dettagliata nota-spesa datata 5 agosto 1733 relativa alla fattura appunto di "un busto d'argento rappresentante l'Imagine di S.Agabito di peso libre 7 once 3 denari 17", per un importo di lire 1525 di cui 1363 di manodopera (nella cifra era compreso il compenso per la realizzazione di due piedistalli in rame, uno dei quali destinato al già citato busto del Martire) .Il verso della carta fu utilizzato come mandato con cui si incaricò, in data 4 settembre 1733, di saldare il "Sig.Livio Vittorio Tcherper", mandato controfirmato per ricevuta da "gaetano schepers di commissione di mio padre".E' quest'ultima la lezione corretta, o quanto meno quella nota ai repertori, del nome dell'artefice, che questo fortunato recupero documentario , mette in rapporto con Parma. Orafo di origine fiorentina, attivo a Genova nel 1723 e quindi presso la corte borbonica di Napoli dal 1735, come medaglista e zecchiere, Schepers si affermò soprattutto come arcanista presso la neofondata Real Fabbrica di Capodimonte, per la quale si dedicò da chimico alla sperimentazione sugli impasti; nel 1744 gli subentrò nell'incarico il figlio Gaetano, più apprezzato del padre nella preparazione dei composti (cfr.Thieme Becker v.30, 1936, p.32; Civiltà del '700 1980, pp.107, 234-235). E' verosimile che il rapporto di Schepers con Parma passi attraverso la figura di Don Carlo di Borbone, erede del Ducato farnesiano, retto per breve tempo, prima del trasferimento nel 1734 a Napoli. L'argentiere, che chiaramente prende a modello il seicentesco busto dell'ignoto Martire della Legione Tebea, si rivela artista discreto, corretto nella definizione anatomica, ma un pò debole nella caratterizzazione dei tratti, risultando il volto piuttosto stereotipo nella sua rigidità espressiva; anche la ripresa del modulo decorativo seicentesco della corazza non riesce a raggiungere gli esiti di raffinatezza del prototipo.La realizzazione del busto si colloca a seguito di un intervento di riqualificazione che riguardò, intorno al 1718, il cinquecentesco altare di S.Agapito in cripta, con il rinnovo dell'urna e dei decori marmorei, come attesta l'iscrizione presso l'altare medesimo. Venne, in quell'occasione, attuata una ricognizione delle reliquie, di cui fu evidentemente trattenuta una parte destinata all'urna argentea (cfr.Testi 1934, p.114). Erroneamente identificato in S.Agapito Vescovo da Pellegri (2004, p. 295), il Santo onorato in Cattedrale è in realtà S.Agapito Prenestino, martire del III secolo, come recita l'iscrizione sopracitata e conferma l'iconografia , oltre che del busto stesso, della statua marmorea cinquecentesca del Barbieri all'altare, statua che lo mostra giovane, con la palma e in abiti militari
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800148768
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- DATA DI COMPILAZIONE 2005
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI nello scudetto del piedistallo - CAPUT/ S./ AGAPITI/ M - a incisione - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0