console,
Marchetti Ignazio (1715/ 1800)
1715/ 1800
La console è costituita da tre elementi intrecciati a grandi volute concavo convesse, terminanti nei piedi a zoccolo di caprone ed arricchite da foglie; superiormente sono conclusi da tre mascheroni, due dei quali barbati, con ali. Al di sopra è il piano d'appoggio mistilineo, profilato da un bordo a foglie e ricoperto da lastra marmorea
- OGGETTO console
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MATERIA E TECNICA
Marmo
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ATTRIBUZIONI
Marchetti Ignazio (1715/ 1800)
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Vernieri Alessandro
- LOCALIZZAZIONE Colorno (PR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Le due consolles. per lungo tempo erroneamente attribuite al Petitot (Pellegri, Bandera), sono state assegnate dal Bertini (1973, 1979, 1993) ad Ignazio Marchetti, cui sono documentati altri importanti lavori lignei nell'oratorio ed in genere ascritte le migliori opere ad intaglio nelle stesso. Se è vero che il Marchetti riprende temi cari al Petitot, i mascheroni, le ghirlande, i piedi a zoccolo di capra, è anche vero che con la complicazione degli intrecci, le volute, la linea tormentata e ricercata cosi lontana dal gusto neoclassico, costruisce un'opera "ritardataria", quale del resto ci si poteva aspettare da un artigiano che era si al servizio della corte borbonica, ma si era formato alla scuola del gusto rococò della prima metà del '700. Per questo motivo non si può neanche pensare ad un disegno dell'architetto Pietro Cugini, fedele allievo del classicismo petitottiano. Più recentemente Godi (1983) ha sottolineato la vicinanza delle consolles di Copermio con un tavolo, ora a Firenze, realizzato per Antonio Farnese entro il 1731 da un artista che egli identificherebbe in Antonio Vernieri, la cui attività è documentata dal 1739 al 1764, probabile autore anche dei pezzi suddetti; lo studioso(1984) propone una datazione al 1730-40
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800130122
- ENTE SCHEDATORE S36 (L. 145/92)
- DATA DI COMPILAZIONE 1977
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1995
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0