Orfeo ed Euridice
dipinto,
Sullo sfondo di un paesaggio roccioso percorso da un fiume è raffigurato, secondo l'iconografia tradizionale (cinto dalla corona d'alloro che nell'antica Grecia si assegnava ai vincitori delle gare di poesia e con la lira a terra) Orfeo, suonatore insuperabile di lira, col volto contratto dalla paura e implorante nell'atto di sostenere la sua sposa, Euridice, in veste bianca, che guarda indietro atterrita il baratro nel quale deve tornare. Il paesaggio sullo sfondo è chiaro, il manto di Orfeo è rosso. Cornice liscia e modanata, dorata e ridipinta in rosso e marrone
- OGGETTO dipinto
- AMBITO CULTURALE Ambito Romagnolo
- LUOGO DI CONSERVAZIONE palazzo Prati Savorelli
- INDIRIZZO corso Armando Diaz, 49, Forlì (FC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il mito di Orfeo ed Euridice è universale: Orfeo scende nell'Ade e con il potere della sua musica persuade il re dell'oltretomba Plutone a lasciare che Euridice, la sua sposa morta per il morso di un serpente, lo segua sulla terra. Viene posta una condizione, ossia che non si volti a guardarla fino al raggiungimento del mondo dei vivi. Ma all'ultimo momento, per timore e troppo amore, Orfeo viene meno alla promessa ed Euridice scompare per sempre nell'ombra. Il dipinto è una derivazione settecentesca sul gusto di Hans Von Aachen
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800052285
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- DATA DI COMPILAZIONE 1992
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
2022
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0