Adorazione dei pastori con San Vittore e San Corona
La scena è impaginata tra due ruderi architettonici, con il caratteristico tetto di stoppie, oltre i quali si apre il paesaggio intonato su una luce fredda, vespertina. Il punto di vista ribassato coglie da vicino il sacro evento: la Madonna è raffigurata nell'atto di scoprire il Bambino che dorme rannicchiato. A sinistra, dietro San Giuseppe assopito, assistono i Santi Vittore e Corona, compatroni della chiesa di San Giuseppe di Bassano e si affaccia una terza figura, certo un ritratto per le evidenti caratteristiche fisionomiche. A destra è il gruppo dei pastori con i loro animali, copiati dal vero quotidiano. La luce proviene dallo squarcio del cielo, in cui si librano in volo gli angioletti. Il fondo è scuro, dominano i rossi, i bianchi e gli ocra delle vesti. Cornice in legno dorato, liscia con fascia intagliata a fogliette
- OGGETTO dipinto
- AMBITO CULTURALE Ambito Romagnolo
- LUOGO DI CONSERVAZIONE palazzo Prati Savorelli
- INDIRIZZO corso Armando Diaz, 49, Forlì (FC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Si tratta di una copia della "Adorazione dei pastori con i Santi Vittore e Corona" detta "Il presepe di San Giuseppe", dipinta nel 1568 da Jacopo Bassano per la chiesa di San Giuseppe a Bassano del Grappa. Alla chiusura della chiesa, nel 1859, l'opera è passata al Museo Civico, dove ancora è custodita con il n. 17 d'inventario. Numerose sono le repliche, tra cui si può ricordare quella di formato ridotto e con alcune varianti, firmata dal figlio Gerolamo e ora al Kunsthistorisches Museum di Vienna (inv. 2022, databile al 1592-1594). Nelle “Notizie intorno alla vita e alle opere de' pittori, scultori e intagliatori di Bassano” (1775), Giovan Battista Verci elenca le tante copie seicentesche che al suo tempo si conservavano a Bassano e dintorni. Tra questi dipinti è forse da riconoscere la fedele riproduzione, ricordata nella chiesa di San Giovanni, che fa ancora parte del patrimonio artistico della parrocchia di Santa Maria in Colle; quella della chiesa della Santa Croce di Campese, dovuta a G.B. Volpato, è invece andata perduta in un incendio un ventennio fa. Rimanendo sempre nell’ambito della replica, notevoli per un loro valore intrinseco sono quella dello Scarsellino (ora nella Pinacoteca di Bologna) e quella del Dorigny nel Duomo di Castelfranco Veneto. La pala originale fu riprodotta in un incisione da Pietro Menarola (1680 ca.) e da Teodoro Viero (alla metà del Seicento). Per quanto riguarda la documentazione conservata presso l’Istituto Prati si segnala che al “N.°17” dell’”Indice delle Carte del presente Fascicolo, ossia Filza 23 – dal 1417, al 1775” del patrimonio Muti Papazzurri, corrisponde la “Nota delli quadri che sono nel Pmo Palazzetto distinti per ogni stanza, e li migliori segnati con + […]”, dove nella “Pma Stanza a mano dritta vicino le finestre” con esposti “Una Venere quadro grande” e un altro dipinto del Guercino, “In contro” si trova “Un [sic] natività quadro grande di Bassano” (c. 119). Di seguito “Nel altro Casino da Basso stanza incontro Una nativita di Bassano” (c. 121). Non è possibile stabilire se si tratta dello stesso dipinto arrivato all’Istituto Prati tramite i Savorelli e se l’inventario (probabilmente redatto nel XVII secolo) riguardi la quadreria del “palazzetto” romano o di una delle tenute laziali dei Muti Papazzurri. Anche nella perizia del pittore forlivese Paolo Agelli (XIX sec.) si apprende che nelle collezioni Prati Savorelli vi erano un “Quadro di figure grandi la metà del vero della maniera di Bassano rappresentante il Battesimo di un Ebrea” e un “Altro consimile rappresentante la Nascita”. Inoltre, nella “Nota di quadri che meritano restauro, e nomi degli autori” (non firmata e datata), vengono indicati “Presepio e Battesimo di un Ebrea (Jacopo Bassano)”, opere ribadite anche nello “Elenco di Quadri appartenenti alla M.a D.re Contessa Chiara Prati Ved.a Savorelli valutati oggi 23 Genn.o 1902 dal Illmo Sig. Prof Cav.e Anacleto Guadagnini” (aggiornamento 2022)
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800052270
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- DATA DI COMPILAZIONE 1992
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2022
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0